20 Febbraio 2009

Porcia – Cava di S. Antonio: questo ampliamento s’ha da fare!


Tutti i gruppi dell’opposizione si sono battuti per chiedere alla amministrazione un chiaro pronunciamento contro l’ampliamento della cava.
Con la revoca delle direttive approvate nel 2007 per dare il via ad eventuale variante del PRG che consentisse la ripresa dell’attività escavativa, l’Amministrazione avrebbe potuto confermare quello che alcune forze all’interno della maggioranza vanno in questi giorni affermando circa la propria contrarietà all’ampliamento. Ciò senza precludere il recupero dell’attuale cava esausta.

Il sindaco, l’assessore leghista Da Ros e il capogruppo di Forza Italia Claudio Turchet hanno invece “dribblato” la risposta (si chiedeva un SI o un NO) rinviando eventuali decisioni di merito a future presentazioni di progetti e proposte: in pratica hanno ammesso che, dopo le elezioni, è intenzione della maggioranza, di tutta la maggioranza, avviare l’iter progettuale per concedere alla General Beton di ampliare la cava esistente.

I toni e i contenuti usati dal sindaco hanno rimarcato ancora una volta la distanza tra questa amministrazione e i cittadini e l’assoluta mancanza di ogni volontà vera di discutere.

Come d’abitudine, il Sindaco ed i suoi collaboratori hanno attribuito ad altri la responsabilità delle scelte che ora sembrano per loro inevitabili: le amministrazioni degli anni ’50-’60 (come se nulla fosse cambiato nella cultura del territorio nel frattempo) o l’amministrazione regionale passata.

Grande lo sconcerto dei cittadini di San Antonio presenti alla riunione di ieri sera: hanno atteso sin oltre la mezzanotte senza poter avere alcuna risposta alle loro esigenze.

Da notare che il quartiere di San Antonio soffre già per la presenza di cave, discariche (tra cui quella di amianto) insufficiente erogazione d’acqua dalla rete durante i mesi estivi, antenne di telefonia mobile, cesura della Pontebbana nei collegamenti con il centro ed ampie zone industriali con i conseguenti problemi di traffico.
Tutto questo mentre sul lato dei servizi e degli investimenti, negli ultimi 5 anni ben poco è stato fatto.
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