15 Maggio 2009

ELEZIONI EUROPEE Fioroni all’università


Ma l’accento cade ancora sulla ricerca. «E sapete invece quanto il nostro governo ha previsto di investire su ricerca e formazione? Solo lo 0,9 per cento del Pil. Ecco, questo è il modo migliore per non fare emergere i talenti e la meritocrazia». E ieri in città c’era anche l’ex ministro all’Istruzione Giuseppe Fioroni che è stato accompagnato dai candidati del Pd in visita al polo universitario pordenonese. «Una realtà importante – ha detto Fioroni – che però risente delle preoccupazioni e dei timori comuni a molti altri centri universitari. Il problema è che l’approccio del governo di centrodestra all’istruzione e alla formazione, basato esclusivamente sulla calcolatrice e sulla mannaia, taglia tutto ciò che è possibile tagliare. Dagli insegnanti ai corsi universitari. Basti pensare che la rete scolastica nazionale subirà un taglio devastante: sono infatti destinate a scomparire tutte le classi con meno di dieci alunni e tutti i plessi con meno di cinquanta alunni. Immaginate quanti comuni montani e frazioni rimarranno senza la scuola». E la situazione di grave crisi in cui versa il Paese influirà anche sul fronte della scuola. «Se andremo a vedere – suggerisce l’ex ministro – il prossimo anno quali saranno le scelte delle famiglie rispetto alle iscrizioni all’università e alle superiori vedremo che si va sempre più verso una scuola senza più pari opportunità. Ciascuno non potrà scegliere la scuola che vorrà, ma sceglierà la scuola che potrà permettersi». E l’integrazione? «Le normative per evitare classi ghetto ci sono già. Quello che si vuole fare con le classi-ponte è togliere il diritto all’istruzione a chi arriva nel nostro Paese». Per il candidato alle Provinciali, Zanin «le priorità sulla scuola sono relative a istruzione/ambiente, al costo del trasporto, all’offerta formativa rispetto all’educazione civica e l’impegno sui corsi universitari a rischio nel polo pordenonese».
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