23 Maggio 2009

La scuola pubblica isontina: intervista al segretario provinciale del Pd, Omar Greco

Quali saranno gli effetti sull’offerta formativa?

Eevidente che in un quadro certamente non positivo, la qualità del nostro sistema educativo si deteriorerà ulteriormente. Il Governo si trincea dietro il paravento della necessità di fare le riforme su cui anche il PD in linea generale può essere d’accordo. Si tratta però di capire le modalità concrete attraverso le quali le riforme si realizzano. Sulla scuola si sta andando esattamente nella direzione opposta a quella necessaria. Il mondo della scuola ha bisogno di investimenti e non di tagli
Queste scelte rischiano di pregiudicare il futuro delle nuove generazione e di non trasmettere ai nostri ragazzi gli strumenti di conoscenza necessari per competere in un mondo sempre più globale ed interdipendente e quindi più selettivo
E quali effetti produrrà una diminuzione di posti di lavoro così massiccia in un settore strategico per lo sviluppo del Paese?
Le ripercussioni negative della riforma sono moltissime. Ne cito alcune, pesantissime.
Innanzitutto, la cancellazione di migliaia e migliaia di posti di lavoro (tra personale docente e Ata) oltre a creare come detto un evidente problema sociale, produrrà come conseguenza la chiusura delle piccole scuole che soprattutto nei piccoli comuni rappresentano un presidio pubblico insostituibile per le comunità. Questo effetto si farà sentire pesantemente anche nella nostra provincia soprattutto nei comuni piccolissimi.
Ma l’eliminazione di tanti docenti e quindi la diminuzione di tante classi produrrà anche l’effetto di creare classi troppo numerose. Come tutti sanno le classi numerose (anche di 29 alunni) facilitano l’abbassamento della qualità dell’offerta formativa e l’aumento conseguente di bocciature e abbandoni: colpisce in sostanza gli alunni più bisognosi di attenzione e sostegno.
E adesso che fare?
Abbiamo preso l’ impegno a continuare a batterci perchè la scuola non venga penalizzata dalle decisioni del Governo per cui abbiamo dato vita, tra le altre iniziative, anche ad una petizione popolare per contrastare la riforma.
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