12 Luglio 2009

Leader politici o bulli e pupe?

Identificare il “leader” come un onesto trascinatore carismatico, che anteponga ai propri interessi di parte il bene della comunità, è forse utopia?

Un paese democratico non ha sicuramente bisogno di leader opportunisti, autoritari, esaltati o ambiziosi che “purchè se ne parli” mettono a rischio la loro reputazione ed imbarazzano i concittadini. Un vero leader politico dovrebbe innanzitutto educare civicamente con l’esempio, vivendo secondo i valori in cui dichiara di credere e voler sostenere, quindi promuovere e sviluppare il territorio che rappresenta, con una visione completa e riformista per la sua gente, coinvolgendola nel suo progetto, con un dialogo aperto e costante e con tutti, anche con chi la pensa diversamente.

Un leader deve saper cogliere e capire le reali esigenze dei concittadini, unire la comunità perché so­stenga e possa beneficiare delle attività di promozione del territorio, ispirando e motivando entusiasmo e passione nella popolazione.

Ma forse pretendo troppo nel mio immaginario.

Nel mio ottimismo, mi auguro sappiamo promuovere altri talenti, facendo crescere collaborato­ri tra i quali poi magari emergerà uno che gli succede­rà, perché se è vero che il potere logora, prima o poi dovranno la­sciare il posto conqui­stato e occupato per un po’ di tempo.

Quindi, quando arriva il momento, andiamo a votare, perché è un nostro diritto – dovere, non per esprimere scheda bianca che è come accettare che gli altri decidano per noi.

Se poi i candidati non sono quelli che vorremmo, è importante comunque esprimere una nostra preferenza. Qualcuno alla fine sarà eletto, meglio essere coin­volti in quella scelta che auto-escludersi.

Auguriamoci poi, che dopo una campagna elettorale magari dai toni forti e forse infuocata, ma sempre corret­ta.., tutti si possano ritrovare a festeggiare le nuove amministrazioni, e che que­ste sappiano rappresentare i desi­deri di tutti, anche di quelli che non li han­no votati.

Francosa

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