11 Novembre 2009

MENIS (Pd): La vera pandemia è la disinformazione

“La quasi totalità delle vittime aveva patologie gravi pregresse all’influenza: diverse delle vittime erano affette da tumori in fase terminale” e ancora “l’influenza stagionale causa un numero di morti dieci volte superiore, anche tra i bambini la normale influenza causa ogni anno decine di decessi che però non fanno notizia”. Questo è il commento di ieri di Alberto Ugazio Presidente della Commissione vaccini della Società italiana pediatri.
Domanda: ricordate forse qualche telegiornale odierno che abbia dato spazio a queste precisazioni? Riposta scontata, ma coerente alla logica del sistema disinformativo in atto dove parlare d’influenza è un business che frutta molti soldi (specie alle case farmaceutiche) ma soprattutto permette di distogliere l’attenzione da problemi quali quelli economici, sociali ed energetici che affliggono il nostro Paese.
Che la “pandemia” fosse davvero strana si capiva già da tempo, a maggio ad esempio quando l’Oms ha cambiato i criteri per la sua stessa definizione. Se prima, per dichiarare lo stato di emergenza per una pandemia era necessaria la diffusione su larga scala di un virus assieme alla sua elevata mortalità, oggi è necessario soltanto che il virus sia diffuso su larga scala. Ma stando a questa nuova definizione, ogni influenza stagionale dovrebbe essere considerata pandemia. Prepariamoci!
Qualche danno però la pandemia l’ha fatto davvero. Tanta era l’emergenza che il contratto per far arrivare i vaccini, stipulato tra lo Stato italiano e la Novartis, non è mica venuto tanto bene. La Corte di Conti si è presa lo scrupolo di rileggerlo notando qualche anomalia. Ad esempio non è prevista alcuna penalità in caso di ritardo della consegna del vaccino e soprattutto impegna il governo a versare 24 milioni di euro anche nel caso in cui il prodotto non venga autorizzato come generica “partecipazione alle spese”.
Questa è la vera pandemia, quella degli sprechi e della speculazione sulle paure della gente! E’ una vergogna per un paese democratico, senza contare che questo virus mediatico sta togliendo spazio alle vere emergenze del Paese.
Non si parla del processo di privatizzazione dell’acqua che rischia di privare i cittadini di un bene fondamentale, non si parla del ritorno al nucleare – materia in cui 15 regioni su venti si sono scagliate contro le decisioni del governo senza che ciò avesse il dovuto risalto sui mezzi d’informazione – insomma non si discute dei veri problemi dei cittadini. E contro la disinformazione, purtroppo, non esiste il vaccino.

Paolo Menis
Consigliere Regionale del FVG
Membro della commissione consiliare sanità del FVg
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