15 Novembre 2009

Moretton: Finanziaria 2010 senza sviluppo economico

Al di là delle parole, che sembravano dettate dal cuore e quindi proferite in buona fede, Tondo non ha garantito nulla in merito ad una serie di interventi che, in un momento in cui la crisi economica continua a imperversare, avrebbero potuto affrontare seriamente difficoltà di imprese e famiglie e fronteggiare eventuali emergenze.
Tondo e la sua maggioranza sembrano aver perso il contatto con la realtà e non comprendono fino in fondo la grave situazione in cui versa il Paese e la nostra regione.
La vendita dei “gioielli di famiglia” (Mediocredito) certamente non può essere considerata la scelta che avrebbe effettuato un “buon padre di famiglia”, come ha ritenuto di autodefinirsi il Presidente Tondo, anzi si tratta di una scelta azzardata che va a tamponare mancate entrate che dovevano essere riconosciute e garantite dal governo nazionale.
E’ da tempo che il PD chiede con forza un impegno organico in materia di sviluppo economico e protezione sociale, mentre questa Giunta procede a spot senza possedere una visione strategica limitandosi a tagliare la spesa in modo generalizzato senza aver prima effettuato una seria analisi dei costi.
Di fatto Tondo continua a muoversi con insicurezza, scarso impegno e poca determinazione nello svolgere quel ruolo che gli compete per la carica che riveste.
Si incominci a proporre un piano d’intervento per il mantenimento ed il rilancio dell’economia della regione: in Friuli Venezia Giulia si sono chiuse 1.300 aziende e a livello nazionale altre 25mila imprese chiuderanno a breve, molti hanno perso il lavoro e non esiste la previsione di alcun aiuto per i giovani che intendono promuovere nuovi progetti che potrebbero diventare il volano per lo sviluppo del nostro territorio.
Ed è proprio in questa direzione che ci si dovrebbe muovere per programmare una finanziaria che privilegi in ogni modo quegli aspetti che possono contribuire alla ripresa della nostra regione.
Il primo compito del buon padre di famiglia è garantire la sicurezza delle necessità primarie e contemporaneamente pensare ad una strategia che garantisca valide prospettive alle nuove generazioni.

Trieste, 13 novembre 2009
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