21 Novembre 2009

Acqua in mano ai privati: le barricate dei sindaci

Anche perché ogni realtà ha singole esigenze che vanno messe in evidenza. Non ha senso un’imposizione dall’alto», hanno rimarcato i consiglieri regionali del Pd Paolo Populin e Daniele Gerolin durante una conferenza stampa organizzata dal partito nella sede pordenonese della Regione. Sindaci che sono stati così convocati il 4 dicembre a Valvasone (alle 20.30 in sala Roma, piazza Mercato) per una riunione. «Si tratta di una lotta senza colore politico e infatti la Lega Nord è orientata sulla nostra linea di pensiero. La salvaguardia di un bene come l’acqua dev’essere condivisa da tutti. La nostra preoccupazione è rivolta anche agli investimenti di manutenzione, a rischio se le strutture vengono gestite da società straniere», ha evidenziato il capogruppo del Pd regionale Gianfranco Moretton. Lo stesso Moretton ha poi insistito sulla sostenibilità dell’acqua. «Si tratta di un bene in fase di esaurimento. Le nostre falde idriche, negli ultimi 20 anni, sono calate di 4 metri – ha ricordato -. Invece di parlare di privatizzazione, quindi, si parli di come preservare questa risorsa». «Pensiamo anche alle possibili conseguenze di aumento del costo dell’acqua per gli agricoltori – ha aggiunto infine il segretario provinciale, Francesca Papais -. Si profila una crescita dei prezzi di vendita degli alimenti che non possiamo proprio accettare». In provincia ci sono due Ato: uno, quello Occidentale presieduto da Stefano dal Cont Bernard, l’altro insieme ai comuni del Veneto.

Da Gazzettino 21 novembre 2009

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