23 Novembre 2009

11-12 dicembre: 1000 piazze per l’alternativa


Sarà il modo per ricordare al governo, che si preoccupa solo dei problemi giudiziari di Berlusconi cosa davvero non va:
il lavoro dove abbiamo registrato un milione di disoccupati in più, senza contare il livello di persone che non riescono a trovare il lavoro, il più alto in Europa.
E se le persone non hanno lavoro è evidente che a soffrire sono le imprese e i piccoli studi professionali. 50.000 quelli che rischiano di chiudere per sempre.O la sanità, dove a fronte dei risultati ottenuti dalle regioni di centrosinistra senza sacrificare i servizi per i cittadini il Governo ha messo zero euro in Finanziaria per la ristrutturazione e la costruzione di ospedali più moderni.

Problemi trascurati da un Berlusconi debole, con un governo e una maggioranza senza guida impegnato a litigare sui giornali, come nel caso del litigio tra Giulio Tremonti e Renato Brunetta sulla conduzione della politica economica dell’esecutivo.

“Questa situazione segnala la noncuranza per i problemi degli italiani – attacca Rosy Bindi – nessuno parla di lavoro, famiglia, impresa. Tutti sono presi a litigare tra di loro: i ministri contro ilministro dell’Economica; il presidente della Camera, nella sua veste di capo politico, in conflitto permanente con la Lega sulle politiche per l’immigrazione; partito del Sud contro il partito del Nord. Questo e’ lo stato della maggioranza e del governo. E’ evidente che tutto questo dipende dal fatto che, non solo, manca un programma ma che il garante di questa confusione prima era Berlusconi. Ora, però, Berlusconi si e’ fortemente indebolito ed è chiaro ed evidente che si è aperta una dialettica per la successione. Tutto questo è un problema anche per il Paese e per gli italiani e noi vogliamo elaborare insieme ai cittadini e ai nostri circoli la bozza del nostro programma di governo “.

“Ci occupiamo di quello di cui parlano le famiglie la sera a tavola – ha aggiunto il vicesegretario del PD, Enrico Letta – per ogni settore presenteremo le nostre linee programmatiche”. Così per il federalismo la proposta del Pd è di chiedere, anche con una raccolta di firme, la sospensione del patto di stabilità per i comuni virtuosi. E il problema della giustizia “va risolto per i 50 milioni di italiani che chiedono una giustizia più efficiente. Dico alla maggioranza: fermatevi, ritirate il provvedimento sul processo breve. L’intera cultura italiana avanza o critiche o perplessità a quel provvedimento. Prendetene atto. Non e’ immaginabile cominciare a parlare di giustizia con un ricatto sul tavolo. La settimana prossima- ha aggiunto Letta- ci sarà un’occasione per affrontare alcuni temi della giustizia nell’ambito del voto alla mozione del Pd sulle riforme”.
Gli incontri nelle 1000 piazze serviranno anche a diffondere i progetti di legge e gli emendamenti già presentato in Parlamento e bocciati dalla maggioranza su questi temi e sulla scuola, l’ambiente, la giustizia, le riforme istituzionali.
Iniziative diverse dal “No B Da” che serve solo a convincere chi è già convinto, senza portare nuovi consensi, occupandosi invece di tutti i problemi che riscontrano gli italiani.

E se l’11 e 12 dicembre i cittadini incontreranno Pier Luigi Bersani e gli altri esponenti del PD poco dopo, il 14 dicembre, ci sarà l’incontro di un migliaio di amministratori locali del Pd a Milano per dire basta al federalismo delle chiacchiere della Lega e di un governo che ha abolito l’unica imposta davvero federale, l’Ici, che dava risorse ai comuni.
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