29 Dicembre 2009

Menosso (PD): la sanità pubblica nella Finanziaria regionale

Ma colgo l’occasione per fare una riflessione complessiva su quest’articolo.
Perché dire che l’1,8% basta a mettere in sicurezza la sanità sarebbe opportuno sapere come. Sempre nel Piano leggo che non è con la politica dei tagli che il nuovo equilibrio deve essere raggiunto, che il miglioramento dello stato di salute dei residenti si ottiene con la valorizzazione delle risorse umane, della riorganizzazione di funzioni e la qualità delle prestazioni.
Ma come si concilia questo con l’azione vera che si vuol fare e cioè quella di diminuire personale e sappiamo bene quanto bisogno c’è invece di personale ma personale qualificato.
Infatti la manovra di assunzione nel 2010 sarà caratterizzata da alcune prescrizioni.
Le assunzioni dovranno essere intanto coerenti con il Piano Sanitario intendendo che non potranno le aziende ricorrere ad incrementi di personale ma neanche a sostituire il turn over, se non nel rispetto del pareggio di bilancio.
Criteri economici superano qualsiasi altro criterio di efficacia delle azioni che sono poi quelle che contano veramente quando si parla di salute dei cittadini Per quanto attiene il risparmio c’è una strana politica messa in atto da questa maggioranza. Infatti avete cancellato il Centro Servizi Condivisi perché ritenuto inutile, salvo poi dare gli stessi compiti alla Azienda Ospedaliera Universitaria di Udine, quasi come là non servisse personale.
Ma avete anche scritto che per la qualificazione della spesa sanitaria bisogna perseguire una maggiore efficienza tecnico-organizzativa ponendo in atto politiche di integrazione interaziendale sviluppando il ricorso obbligatorio agli acquisti centralizzati anche mediante repertori condivisi di beni e servizi.
Quindi smentendo categoricamente che il CSC fosse stato inutile.
In primo piano