29 Dicembre 2009

Per quelli che ancora credono nella politica e… nelle tessere

L’ AMACA di Michele Serra (Repubblica.it 22.12.2009)

Dio mio, come si diventa vecchi. Leggo che Berlusconi invita a regalare per Natale tessere del Pdl, come si fa con le cravatte e i pandori, e mi sembrano passati centinaia di anni da quando frequentavo le sezioni di partito, e prima di tesserarti il segretario di sezione voleva «conoscerti meglio», che significava attacchinare manifesti, distribuire volantini, frequentare riunioni non sempre appassionanti, insomma timbrare il cartellino della famosa militanza. La tessera era una conquista, la sola idea di riceverla in regalo, o regalarne una, sarebbe parsa una comica bestemmia a quei ragazzi ingenui (moralisti?) che eravamo. Avrei voluto scrivere qualcosa di spiritoso ma mi vengono in mente solo malinconie. Si blatera tanto di odio e amore, ma è la dignità l’ umore sociale che più mi manca. E poiché, ne sono certo, ci sono persone degne anche nel Pdl, ragazzi in grado di fare pensieri liberi, vorrei tanto che almeno uno di loro, per rispetto del suo partito, facesse presente al suo leader beneamato, con una certa fermezza, che una tessera è una scelta e un impegno, non un pacchetto con il fiocco. Regalare una tessera di partito, oltre che una sciocchezza, è anche uno sfregio alla politica. E qualcuno, alla politica, magari ci crede ancora.
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