7 Gennaio 2010

NUOVE CATTEDRALI NEL DESERTO, MA CHE RISCHIERANNO DI ESSERE VUOTE

Chi ben inizia è a metà dell’opera e questa volta l’opera che è appena stata avviata rischia già la chiusura (il neo reparto di bassa assistenzialità) e addirittura uno dei due reparti già inaugurati non è ancora stato aperto(Stroke Unit). La colpa non è dei dipendenti, come da Brunettiana tendenza, ma dall’assenza di questi. Apprendiamo che il neo reparto sta andando avanti grazie alla buona volontà e al sacrificio del personale che si sta prendendo in carico una grossa mole di lavoro addirittura sobbarcandosi turni aggiuntivi. Un plauso a queste persone e un ringraziamento per l’eroico impegno dimostrando passione e competenza nel loro lavoro, ma una domanda all’assessore regionale alla sanità Kosic… ma questa è la futura sanità della provincia di Pordenone? I reparti vanno avanti solo grazie alla buona volontà del personale medico ed infiermeristico??? Forse prima di tanti trionfalismi che abbiamo sentito in questi giorni
da parte del centro destra bisognava fare qualche
riflessione sull’esistente e su come mantenere una buona qualità della sanità.
Purtroppo sta emergendo ciò che il Pd aveva già predetto e si sta rivelando nella sua veste peggiore: è inutile investire tutti i soldi in nuove cattedrali che risultano essere nel deserto come il nuovo ospedale se poi non riusciamo a mantenere e a garantire i servizi essenziali.
Speriamo che la Giunta Tondo rifletta su questo e soprattutto cerchi una soluzione definitiva al problema
In primo piano