19 Gennaio 2010

Menis (Pd): Serve chiarezza per tutelare l’Ospedale di San Daniele.

Tuttavia, prosegue, è necessario che questo percorso di approfondimento sia svolto nelle sedi opportune e preceduto da un serio approfondimento delle diverse problematiche in gioco con l’ausilio dei professionisti che operano ogni giorno a contatto con i malati. Mi riferisco, ad esempio, alla querelle che ha visto il rapido susseguirsi di prese di posizione circa la nuova collocazione del Sant’Antonio nell’Ass. 3 dell’Alto Friuli piuttosto che la sua permanenza all’interno dell’Azienda Sanitaria n.4.
Affrontare questi problemi senza conoscere nel dettaglio il nuovo assetto della sanità regionale disegnato dal Piano sociosanitario significa solo indebolire il nostro ospedale privandolo di credibilità e autorevolezza. È necessario invece valutare in maniera molto dettagliata quali potrebbero essere i possibili sviluppi di simili cambiamenti, sia sul piano logistico-organizzativo che su quello relativo all’impatto sul personale oltreché sul bacino d’utenza. Il momento è centrale, conclude Menis, ed è importante arrivare a questo appuntamento con un piano d’azione valido, coerente e condiviso tra i diversi attori in causa per portare a casa l’obiettivo comune che a tutti noi sta a cuore: la salvaguardia del ruolo dell’Ospedale di San Daniele come esempio di eccellenza del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia.

Paolo Menis
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