27 Febbraio 2010

Pd Cordenons: un bilancio 2010 con una grande anima

Siamo orgogliosi di dire che in condizioni di straordinaria difficoltà economica, nonostante un taglio di trasferimenti da parte della Regione per quasi un milione di euro, eliminando gli sprechi e razionalizzando la spesa corrente, garantendo stabilità di risorse all’area sociale, prevedendo investimenti a favore di importanti opere pubbliche, che daranno lavoro anche alle imprese locali, e che significano: rifacimento di strade, nuovi spazi per le associazioni, ristrutturazione e completamento di strutture sportive, ampliamento dell’Asilo, manutenzione delle scuole e tutto questo senza aumentare di un centesimo le tasse ai cittadini, anzi diminuendole con la cancellazione dell’addizionale IRPEF ad oltre 1200 cordenonesi, abbiamo approvato un Bilancio 2010 di grande valore e di forte prospettiva.

Chi in Consiglio se ne è venuto fuori – come il leghista Grizzo – dicendo che la maggioranza ha presentato un bilancio “senza un’anima” ha dimostrato di non sapere di che cosa stava parlando. Mentre ci sono Comuni governati dal centrodestra in giro per la provincia che pareggiano i loro bilanci aumentano le tasse, perciò gravando sulle spalle dei cittadini, noi questo ai cordenonesi lo abbiamo evitato. Noi, onestamente, e con una maggioranza compatta, stiamo dando l’anima per garantire ai cittadini le risorse necessarie per il buon governo della città!

Piuttosto se c’è un partito che ha “venduto l’anima” al potere centralista di Roma penalizzando i Comuni è proprio la Lega Nord la quale ha permesso a Berlusconi di mettere alla fame gli Enti Locali. Il federalismo che la Lega sbandiera ogni giorno è smentito dai fatti. E’ solo una chimera e i cittadini lo stanno capendo. E’ altresì vergognoso che, mentre i Comuni fanno i salti mortali per far quadrare i loro bilanci, ci siano state migliaia di assunzioni dirigenziali presso la presidenza del Consiglio dei ministri che hanno fatto lievitare le spese dello Stato fino ad un miliardo di euro l’anno. Se non bastasse in nome di un sedicente “governo del fare” prolifera sempre più la corruzione. D’altronde cosa sono le tangenti se non un immorale spreco di danaro pubblico sottratto ai cittadini?

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