15 Marzo 2010

Menis (PD): nuove povertà ma vecchie risposte

Questa era l’innovazione – prosegue – introdotta dal reddito di cittadinanza, che hanno tutti i Paesi europei ad eccezione della Grecia. Un percorso di recupero sociale, personale e lavorativo, in grado di garantire un sostegno effettivo pur impegnando il beneficiario in un progetto di reinserimento. Lo ha ricordato anche oggi la Caritas in Lombardia chiedendone l’introduzione a livello regionale e nazionale.
Le cosiddette “nuove povertà” derivano dalla crisi e con essa ne condividono la caratteristica strutturale. Spesso coinvolgono le fasce più giovani della popolazione, a cui non servono i 50€ una tantum per qualche mese ma risposte durature che diano garanzia e stabilità.
Il 2010 è l’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, e proprio l’Europa, due anni fa, aveva inviato ai Paesi aderenti l’ennesima raccomandazione al fine di prevedere “un meccanismo di reddito minimo garantito per l’inclusione sociale” al fine di garantire a tutti i cittadini il “diritto fondamentale della persona a risorse e a prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana”.
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