23 Marzo 2010

Menis (PD): sostegno al referendum per l’acqua pubblica

Oltre ad aver già dimostrato la loro inefficienza a livello nazionale ed europeo le gestioni private finiranno inevitabilmente per favorire i grandi consumatori di acqua, ovvero agricoltura ed industria che insieme ne utilizzano l’85% e sono i settori in cui si concentrano i maggiori sprechi. In un’ottica di fare profitto, saranno infatti previsti degli sconti quantità con buona pace di chi per anni ha cercato di promuovere un uso consapevole e parsimonioso di questa risorsa.
L’acqua è un bene come un altro, da cui fare soldi – questo dice la legge approvata dalla maggioranza – ma con un’ ulteriore peculiarità che la rende ancora più attrattiva per le grandi lobbies.
Economicamente parlando è un bene a domanda scarsamente elastica, quindi le ditte che vinceranno gli appalti per la sua fornitura potranno tranquillamente ritoccare i prezzi all’insù senza preoccuparsi di un calo nel volume delle vendite poiché nessuno può farne a meno.
Adesso non ci resta che sostenere in tutti i modi possibili i promotori del referendum per bloccare questo furto legalizzato a danno dei cittadini.

Paolo Menis
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