6 Aprile 2010

STU MAKO’: USO DEI SOLDI PUBBLICI E PROJECT FINANCING

La storia ha inizio nel 2003, quando il comune di Cordenons costituisce una società per la trasformazione dell’area ex filatura Cantoni, con il coinvolgimento di Provincia, ATAP, ATER e comune di Pordenone. Nel 2006 la società eleva il suo capitale a 8 milioni di euro ma senza la sottoscrizione dell’aumento da parte di ATER e comune di Pordenone, mentre partecipa il socio privato Cantoni I.T.C. spa . A questo punto la partecipazione della Provincia di Pordenone è del 20%, per un valore di 1,6 milioni di € , interamente versati, ma la mancata adesione di alcuni soci lascia intuire che l’operazione non è del tutto convincente e che la società ha difficoltà a reperire i fondi necessari. Tuttavia si è proceduto ad affidare una società udinese la redazione del piano progettuale di attuazione. Nel novembre 2008 viene effettuato un bando in cui si propone di acquisire parte dell’area con l’onere di realizzare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. A tale bando partecipa una sola società, che in seguito ritira la sua offerta, mentre le verifiche effettuate per coinvolgere privati con lo strumento del project financing (che in parole povere significa: mettete il capitale e godrete di proventi derivanti dalle realizzazioni) non trovano adesioni. Ancora nell’aprile 2009 il responsabile della programmazione dell’ente conferma la volontà di realizzare gli edifici scolastici, che però non trova riscontro nella relazione previsionale per il triennio 2010-2012, dove si legge chiaramente che “non è prevista la realizzazione di nuove sedi scolastiche” mentre é previsto uno stanziamento di 1,6 milioni di € per l’adeguamento del fabbricato della scuola d’arte di Cordenons.

Da queste premesse nasce la richiesta di chiarimenti da parte dell’opposizione, preoccupata sia di una realizzazione delle opere in tempi ragionevoli, sia che le risorse attualmente impegnate dall’ente (1,6 milioni di euro) rimangano improduttive, mentre le spese di gestione della società Stu Makò erodono il capitale della stessa.

In questo modo l’opposizione interpreta le domande che i cittadini legittimamente si pongono sull’utilizzo dei soldi pubblici e anche sulla possibilità di ricorrere allo strumento di project financing, particolarmente in un momento di difficile congiuntura economica, come l’attuale.

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