16 Aprile 2010

Paolo Menis: scandaloso governo, mette il bavaglio ai movimenti e lucra sulle ass. no-profit

Unicef, WWF, Amnesty International, Greenpeace, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Medici Senza Frontiere, Telethon, i gruppi missionari, sono solo alcuni dei “ricchi” che si ritroveranno a pagare fino al 500% in più per ogni spedizione. Ma ciò che è più grave è che sparirà la voce di tanti, “non allineati”, che parlano solo per amore della legalità e della solidarietà, ma che rappresentano una seccatura per chi sta governando il Paese in un modo, a dir poco, disinvolto. Una parte della comunicazione è destinata ad approdare sul web, ma molto si perderà, sottolinea Menis, riprendendo le conclusioni dell’Associazione italiana per il direct marketing che ha analizzato il fenomeno: “Pensiamo ai donatori più maturi. Non hanno dimestichezza con il web, non si fidano troppo di Internet, e dunque non sarebbero raggiungibili senza la classica missiva. Il che vuol dire che se il rapporto tra costo contatto (destinato inevitabilmente ad aumentare) e risultati raggiunti non sarà più accessibile, si rischia di perdere la possibilità di contattare un importante gruppo di donatori”. Un’azione senza precedenti contro il volontariato e contro la libertà di espressione, conclude l’esponente del Pd, che si concretizza in un provvedimento di cui vergognarsi e di cui auspico l’immediato ritiro.

Paolo Menis

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