14 Maggio 2010

No al nucleare: puntiamo invece ad abbassare la bolletta per famiglie e imprese

La reazione scomposta della Lega Nord all’iniziativa promossa dal PD sul nucleare dimostra con grande chiarezza l’imbarazzo e la difficoltà a giustificare una scelta sbagliata e controproducente.
Cerca – la Lega Nord – di derubricare una gravissima dichiarazione di Ballaman, che fino a prova contraria è Presidente del Consiglio regionale, a opinione personale, svilendo il ruolo che ricopre. Troppo facile! Dovranno assumersi la loro responsabilità davanti ai cittadini di questa Regione, qualora l’opzione nucleare del Governo Berlusconi dovesse avanzare.
Come al solito i dirigenti della Lega fanno i furbi. A Roma votano a favore del nucleare, mentre sui territori dove governano, compreso Veneto e Lombardia, si professano contrari e accusano il PD di fare allarmismo.
E’ inutile che Razzini (della Lega nord) faccia il Masaniello, la verità è che è incapace di difendere le prerogative del nostro territorio e non bastano le dichiarazioni di Fontanini per rassicurare chi vive nella nostra Regione. Ci vogliono atti politici ufficiali conseguenti.
Il PD ha presentato in Consiglio regionale una proposta di Legge che prevede l’impossibilità di installare impianti nucleari sul nostro territorio. Proposta firmata da tutti i Consiglieri del nostro Gruppo. La approvino all’unanimità e convincano il Presidente Tondo a dire una parola chiara sull’argomento, cosa che fino ad oggi non ha fatto.
Per quanto ci riguarda abbiamo espresso la nostra contrarietà all’impiego della tecnologia che dovrebbe essere importata in Italia. Senza esprimere pregiudizi ideologici, ma basandoci sul fatto che fra 10 anni, quando le centrali dovrebbero cominciare a funzionare, la tecnologia utilizzata rischia di essere già superata.
Senza contare i costi astronomici dell’operazione e la ancora non avvenuta risoluzione del problema legato allo smaltimento delle scorie, che continua ad essere il problema più grande che il know-how esistente non ha ancora risolto.
Noi proponiamo un altro modello di sviluppo, che poggi su un progressivo svincolamento dalla dipendenza dai combustibili fossili, che promuova l’efficienza ed il risparmio energetico e che attraverso un’attenta programmazione realizzi sul territorio nazionale alcuni impianti di rigassificazione, per diversificare le fonti di approvvigionamento e diminuire l’uso del carbone. Questo ci permetterebbe di abbattere la bolletta energetica a tutto favore delle famiglie e delle imprese. Un solo esempio; in Germania in pochi anni si è passati dal 5% al 15% di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Si può fare anche da noi. Basta volerlo.

Omar Greco
segretario provinciale PD

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