26 Maggio 2010

Casarsa: INCONTRO con BARBARA SCHIAVULLI



Nel 2007 Schiavulli ha vinto il premio giornalistico “Marco Luchetta”
istituito dalla Fondazione Luchetta-Ota-D’Angelo-Hrovatin “per i bambini
vittime delle guerre”.

Sarà l’occasione per un incontro di approfondimento sulle vittime civili delle
guerre, in particolare i bambini e le donne.
Al di là della cronaca dei fatti, l’attività professionale della Schiavulli si
concentra sulla denuncia dei crimini contro l’umanità.

L’AUTRICE:
Barbara Schiavulli, 37 anni, è una giornalista di guerra.
Scrive per «L’Espresso», «Il Messaggero», «La Stampa» e collabora con radio e
televisioni.
Si occupa soprattutto di Medio Oriente. Ha seguito la seconda Intifada, i
conflitti in Kashmir, Afghanistan, Haiti e Iraq.
Nei suoi reportage combina la cronaca con la denuncia dei crimini contro
l’umanità.

IL BLOG:
http://schiavulli.blogautore.espresso.repubblica.it/

IL LIBRO:
«È triste sapere che non puoi dare a un figlio tutto quello che vorresti.
Non puoi sognare che un giorno diventi una persona importante, o semplicemente
utile. A volte ci si accontenta che sopravviva…» spiegava Fatima con un
lungo sospiro. «Prendi questi dolcetti», mi esortò gentilmente, «e dimmi…
Perché
i bambini muoiono in guerra?»
Ogni giorno, ossessivamente, i mass media ci raccontano i conflitti che
insanguinano il mondo e gli scenari che li hanno generati. Ma la politica,
l’economia, la religione, l’ideologia – e men che meno la brama di potere –
non possono giustificare in alcun modo le sofferenze generate da qualunque
guerra. Anche perché a essere devastate, ormai, prima delle vite più o meno
gloriose
dei soldati e dei miliziani, sono le esistenze quotidiane dei civili:
persone come noi che vengono travolte da ventate di insensata distruttività,
ferocia
e sadismo, in un vortice di sanguinaria insensatezza.
Barbara Schiavulli è una giornalista libera e coraggiosa, che da sempre
viaggia e scrive per raccontare quello che succede nel mondo, là dove a
dominare sono il sangue e la morte: negli ultimi anni, tra Israele e
Palestina, dall’Iraq al Pakistan e all’Afghanistan, ad Haiti… Per
testimoniare i
piccoli e grandi destini delle vittime, quelle che i grandi mezzi
d’informazione
spesso trascurano. Per trovare, in mezzo all’orrore, l’umanità profonda di
uomini e
donne, vecchi e bambini. Perché non restino solo numeri nel conto delle
vittime, ma tornino a essere nomi, volti, storie…
Tra quelle macerie si combatte anche un’altra guerra: per cercare la verità,
per restituire alle vittime, soprattutto a quelle innocenti, la loro dignità.

http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=2512

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