26 Maggio 2010

Paolo Menis, Carceri: emergenze sovraffollamento e sanità

Sovraffollamento e carenza di personale sono indubbiamente i punti più critici, spiega il democratico, ma non certo gli unici. Pensiamo ad esempio alla riforma della sanità penitenziaria, avviata nel 1998 e non ancora conclusa. Di questa però, nessuna parla, meno che mai gli esponenti del governo che avrebbero tutti gli strumenti per attuarla, perché, evidentemente, non è in grado di smuovere i giusti interessi, diversamente dal “Piano carceri”. L’attuazione delle norme che prevedono il trasferimento delle funzioni in materia sanitaria dal ministero al Servizio Sanitario Nazionale porterebbe a un deciso miglioramento delle condizioni di detenzione con uno sforzo assolutamente minimo. Nella nostra Regione, ad esempio, come evidenzierò in una mozione che presenterò a giorni, sarebbe sufficiente che si nominassero i rappresentanti delle Commissioni Paritetiche. Sarebbe dunque sufficiente un minimo sforzo un grande risultato quello rendere più accettabili e dignitose le condizioni di vita in carcere, in cui ad oltre il 40% dei reclusi è stata diagnosticata una malattia infettiva e al 20% una o più patologie psichiatriche.
Molti appelli sono pura propaganda, per tentare di ridare credibilità alla presunta panacea, il cosiddetto “piano carceri”, rivelatosi essere nato come un altro regalo alla cricca, il cui risultato, a giudizio degli addetti ai lavori sarebbe vanificato ancora prima di essere operativo visti i ritmi di crescita della popolazione carceraria. Con gli stessi soldi del piano (circa 500 milioni di euro) si potrebbero – conclude Menis – finanziarie oltre 10mila progetti tutorati, avviando un serio percorso di recupero, con costi ridotti (un detenuto in affido costa un decimo che in carcere) e maggiore sicurezza visto la recidiva che, in caso di applicazione di misure alternative, è dimezzata rispetto a quella registrata in carcere. Per “costruire” un sistema carcerario dignitoso e degno di una società civile non servono solo mattoni.

Paolo Menis
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