18 Settembre 2010

La Papais ci saluta


In questi tre anni trascorsi da responsabile del partito ho avuto modo di conoscere tanti di voi, tanti segretari di circolo, tanti amministratori, tanti iscritti e molti volontari. Desidero ringraziarvi tutti, aggiungendo alcune riflessioni. Anche se il vento non soffia nella nostra direzione ricordiamoci sempre che questo è un Grande Partito e dobbiamo essere orgogliosi di farne parte. Lascio questo incarico serena, per continuare a servire il nostro partito nelle istituzioni e nel territorio. Se mi volto indietro e guardo il tempo trascorso mi accorgo delle tante cose fatte, e penso a quante cose restano ancora da fare. Mi accompagna, però, la serenità di avere profuso impegno e di avere contribuito a valorizzare tanti sforzi e tante iniziative. Grazie all’ Assemblea provinciale per avere dato al partito un prezioso apporto. Ringrazio l’esecutivo, in molti hanno dato un contributo forte, altri sono stati preziosi collaboratori, tutti si sono sentiti a casa loro, nella Casa del PD. Ringrazio anche le mie collaboratrici che sono state un supporto indispensabile e paziente.
Con fine settembre, la fase Congressuale terminerà e tutti i passaggi democratici saranno completati ed il partito affronterà le prossime importanti sfide: le elezioni amministrative nella primavera del 2011. Sfide difficili alle quali ci dobbiamo presentare uniti e innovativi, ma soprattutto determinati e propositivi. Riformisti democratici in grado di offrire una seria alternativa alle politiche personalistiche e dannose del centro destra e della Lega.
Concludo questa mia lettera di saluto con un forte in bocca al lupo ai tre candidati alla carica di Segretario Provinciale del Pd. Sono tre persone in gamba, autorevoli, con sensibilità diverse, tre dirigenti di questo partito che hanno dato un prezioso contributo per farlo crescere. Hanno accettato con generosità un confronto programmatico importante che rappresenterà sicuramente un bagaglio fondamentale per questo partito. Mi auguro che il nuovo segretario sia il segretario forte di tutto il Partito Democratico e attorno a lui ci siano solidarietà e unità. Perché il suo lavoro sia autorevole ed efficace tutti lo sentano come il proprio segretario. Se possibile, più di quanto è accaduto a me. Cadano i pregiudizi e si lavori per garantire la massima unità, altrimenti per raggiungere i nostri obiettivi tutto sarà più complicato.

Non mi resta che salutarvi e ricordatevi che Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini, che trovano più’ facile vivere nel modo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo.

Impossibile non è un dato di fatto. E’ un’OPINIONE.

Impossibile non è una regola. E’ una SFIDA.

Impossibile non è uguale per tutti.

IMPOSSIBILE NON E’ PER SEMPRE !

Un abbraccio forte

Francesca Papais

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