Inceneritore: a San Vito basta fumo, vogliamo l’arrosto.
I dati a disposizione sono forse diversi, oppure ci sono convenienze viste da Trieste che da Pordenone non si riescono a percepire? Di quali convenienze si tratta? In questa confusione, la medesima dentro cui sta affondando il governo nazionale, i cittadini della regione aspettano ancora una volta di conoscere quale sia la capacità di governo tanto proclamata. Una capacità che deve fare i conti con i dati concreti e non con pressioni e opportunità che poco hanno a che fare con il bene comune.
Un primo dato di verità è che il piano regionale dei rifiuti è ancora molto lontano dal suo punto di arrivo e quindi ciò che vi si prevede al momento è del tutto modificabile, compresa la realizzazione di nuovi inceneritori su cui gli uffici provinciali competenti da parecchi mesi hanno espresso un chiaro parere contrario. Un secondo dato è che riemerge il nervo scoperto per la Provincia, che a causa del conflitto di interessi legato alle quote Atap, non può esercitare le sue prerogative in materia di rifiuti. In terzo luogo la pianificazione richiede il conforto di dati e questi dicono con chiarezza che i rifiuti, grazie allo sforzo dei cittadini per la raccolta differenziata spinta, stanno velocemente diminuendo. Siamo perciò sulla strada giusta. Il dato è particolarmente evidente nel territorio pordenonese, che non avrebbe dunque ragione di vedere installata sul proprio territorio una servitù non necessaria. Si tratterebbe viceversa di un impianto che per ottenere risultati economici avrebbe bisogno di bruciare rifiuti provenienti da fuori regione. In pratica ai bravi cittadini sanvitesi, come scandaloso premio per la bravura nella differenziata toccherebbe di subire un aumento del traffico dei camion e di respirare l’aria prodotta dall’inceneritore. Una proposta come si capisce del tutto irragionevole. Al centrodestra non bastano le giuste polemiche dei cittadini per il caso di Fanna? Occorre ‘appiccare fuoco’ da altre parti? Quel che i sanvitesi si attendono da Regione e Provincia è ben altro: la circonvallazione per prima cosa. La piantino dunque di perdere tempo, perché a San Vito si è stufi del fumo e si attende l’arrosto!