24 Ottobre 2010

Gianni Ghiani presidente dell’assemblea


Per la verità le divisioni e le tensioni congressuali non sono mancate nemmeno nell’assemblea di venerdì sera. Gli ex diesse, e Renzo Liva in primo luogo, avevano chiesto che il ruolo di presidente dell’assemblea potesse spettare proprio a un componente della minoranza. Ma la maggioranza del partito (la componente ex Margherita del neosegretario Antonio Ius e quella di Michele Padovese, alleate al congresso) non ha ritenuto di accogliere la richiesta. La minoranza – anche per non lacerare ulteriormente il partito – ha allora scelto di appoggiare comunque la candidatura di Ghiani, esponente molto vicino a Giorgio Zanin, piuttosto che agli ex Margherita. È poi passata la linea che porterà a una “spartizione” in egual misura del futuro esecutivo che affiancherà il segretario. L’esecutivo sarà composto da quindici rappresentanti, cinque saranno espressi dalla squadra dello stesso segretario Ius, cinque da Renzo Liva (lui stesso entrerà nel vertice, pur avendo rifiutato l’incarico di vicesegretario) e altrettanti dalla parte che fa riferimento a Zanin-Bolzonello. Vicesegretario sarà Michele Padovese.


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