25 Ottobre 2010

Pd: no alla soppressione dell’ASS Isontina

Tutti i cittadini devono sapere che questa operazione sta portando ad un graduale riduzione dei servizi nel nostro territorio, ad una flessione della qualità degli stessi, e non meno importante, alla perdita irreversibile di molti posti di lavoro in favore della realtà triestina. Per tutto ciò dobbiamo ricordare la nostra storia, rivendicare il nostro futuro, per noi e per i nostri figli, alla luce di quanto abbiamo dato agli altri e di quanto stiamo facendo per uscire dal tunnel della chiusura e della scarsa lungimiranza di chi ci governa.
La nostra provincia e la nostra Sanità hanno avuto una storia importante, unica nello scenario regionale, tanto da esigere il riconoscimento di quella tipicità che nei secoli è stata colta da tutti, meno che dall’attuale Giunta regionale e dal Presidente Tondo. Il Partito Democratico farà di tutto per impedire che venga portato a termine qualsiasi progetto che ci vedrà ulteriormente penalizzati : siamo consapevoli che la scelta di lasciare in funzione il punto nascita di Monfalcone ( a fronte della nostra richiesta di mantenimento di entrambi, Monfalcone e Gorizia) va nella direzione sopra descritta. Lo stesso assessore Kosic afferma che in futuro si andrà verso l’accreditamento dei punti nascita che avranno tra i mille e duemila parti all’anno e quindi sarebbe solamente questione di tempo, per vedere anche il punto nascita di Monfalcone chiudere in favore di Trieste. Tutto ciò sta avvenendo senza nemmeno un segnale di rafforzamento del territorio, notoriamente agonizzante in molte funzioni e che continua a dare risposte di qualità solamente grazie allo spirito di abnegazione degli operatori.
Non accettiamo nemmeno il silenzio del Sindaco Romoli, soprattutto dal momento che nell’ambito di un obiettivo condiviso di tutela della nostra sanità , non si è avvalso degli strumenti da lui stesso definiti decisivi e efficaci ( vedi documenti prodotti ) quali la Conferenza dei Sindaci e la nascita delle commissioni. Ci attiveremo con tutti gli amministratori che finora hanno condiviso il nostro percorso e con forza faremo di tutto per bloccare questo progetto, che viola palesemente i principi dell’eguaglianza tra tutti i cittadini. Già questa settimana convocheremo un incontro specifico del PD ed in quella sede decideremo le forme di mobilitazione e protesta da attuare. Vedremo poi chi avrà il coraggio di assumersi fino in fondo la propria responsabilità.
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