Rinnovamento e competenze – l’intervento di Tarcisio Barbo
Tondo l’ha iniziata con largo anticipo, sapendo di presentarsi al 2013 con un paniere sconsolatamente vuoto. Non solo. Ma con una serie di problemi davanti, sui quali pesano l’indeterminazione della sua gestione politica (come nel caso della riforma sanitaria), economica (come dimostra il caso della mancata attenzione ai non facili problemi dell’area triestina) e amministrativa (come insegna il senso speciale dell’autonomia della Regione, imposto improvvisamente dall’agenda di Monti senza una adeguata e convincente risposta da parte del centro destra). Anche da questo punto di vista, l’appuntamento di sabato 8 settembre u.s. che la candidata alla Presidenza della Regione ha promosso a Codroipo rivolto a tutti gli amministratori del PD e non solo, sta a significare l’importanza del ruolo degli Enti Locali riconosciuto dalla Serracchiani sia in risposta alle ambiguità che su questo terreno emergono tra le forze che oggi governano la Regione, che al suo stesso programma elettorale. La centralità del fallimento della politica del centro destra consiste nel fatto che la situazione complessiva del nostro Paese è arrivata a uno sfascio tale (prevalentemente a causa del Governo e della “cultura” berlusconiana) che privilegi di casta e apparato pubblico sono destinati giustamente a subire drastici tagli. In questo contesto va collocata la riflessione sulla nostra specialità (nella quale non è secondario neanche il ruolo del capoluogo), nel senso che o siamo in grado di dimostrarne l’efficacia e l’utilità per l’intero Paese, o altrimenti c’è il rischio che le politiche imposte dall’evoluzione della situazione europea e internazionale, con o senza il Governo Monti, ne compromettano definitivamente il futuro. Se poi si tiene conto che il Presidente Tondo governa anche con chi pensa di trasferire il capoluogo regionale da Trieste a Udine, si capisce quale inconsistente lungimiranza sovrasta l’attuale maggioranza. Serracchiani invece, ha avuto il coraggio non solo di metterci la faccia ponendosi al servizio del partito e della Regione con il suo bagaglio di credibilità interna locale e nazionale, ma anche in termini di competenza professionale ed europea. Si tratta infatti di elementi di non poco conto considerato il peso che avrà comunque l’Europa nei confronti degli Stati membri, ma anche e soprattutto delle regioni composite come la nostra. Serracchiani ha lanciato tre parole d’ordine: cambiare, decidere, crescere: visto che nulla è cambiato dopo 5 anni di Governo di centro destra; nulla è stato deciso in termini innovativi e non si registra alcuna crescita né sociale, né economica.