29 Novembre 2010

L’incenerimento non è una soluzione sostenibile

Il tema dell’incenerimento dei rifiuti, infatti, è più vicino che mai al nostro territorio. Territorio già di per sé sottoposto ad un forte impatto ambientale, così com’è schiacciato tra assi viari molto trafficati e la base militare più grande d’Europa, numerosissimi insediamenti industriali ed un’agricoltura che usa diffusamente pesticidi e fertilizzanti.

I cittadini avvertono questo problema – e lo si è visto di recente nella stampa, nelle manifestazioni di piazza e nei convegni che hanno animato la nostra città negli ultimi tempi – e sollecitano una risposta. Il buon senso civico di città e provincia, peraltro già dimostrati, permetterà di ridurre la quantità di rifiuti a quote minimali tali da rendere superfluo l’incenerimento degli scarti, riducendo progressivamente danni ambientali e impegni economici. Sulla base di ciò, il Circolo considera mantenere alto e continuo l’impegno nell’accantonare l’incenerimento e potenziare il nostro sistema di smaltimento che è un basato su riduzione, riuso e riciclaggio dei materiali post-consumo.

A fianco dell’autorizzazione alla co-combustione di rifiuti nel cementificio della Zillo, si renderebbe necessario per l’oggi e per il futuro – anche in deroga ai normali procedimenti – prevedere l’obbligatorietà della procedura di valutazione di impatto ambientale comprensiva di valutazione di impatto sanitario in ogni caso a tutela della popolazione del territorio (Fanna), poiché in funzione della specialità regionale e anche delle possibilità previste dal 152/06, la regione può e in questi casi deve assumere soglie più rigide.

Il Circolo pordenonese invita inoltre gli estensori del Piano Regionale dei Rifiuti che prevede una produzione di Combustibile da Rifiuto nella nostra provincia ben al di sotto della richiesta autorizzata per la cementeria, a prendere in considerazione la possibilità di utilizzare nello smaltimento trattamenti Meccanico-Biologici come l’estrusione per attrito, in impianti simili a quello realizzato a Vedelago (TV) sufficienti smaltire il residuo secco indifferenziato provinciale e che non sviluppano né fumi né ceneri tossiche, premiati oltretutto come miglior sistema di risparmio economico per la chiusura del ciclo rifiuti dalla Bocconi di Milano.

Ufficio stampa del PD di Pordenone –

Walter Manzon (segretario)

Pordenone 22 novembre 2010

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