14 Gennaio 2011

Primi 18 mesi in consiglio provinciale

1. IL METODO
In linea generale, il lavoro del gruppo consiliare del PD è stato segnato da alcuni punti di forza:
1. un percorso coordinato e unitario dell’intera opposizione, attraverso un ritrovo regolare (quindicinale) dei
6 consiglieri PD (Zanin, Bragatto, Diolosà, Padovese, Pezzin, Zanut) e dei consiglieri IdV (Gasparini) e Libertà Ci-
viche (Masotti). Questo periodo, ha fatto maturare stima, piena disponibilità al reciproco aiuto e al gioco di squa-
dra. Il clima di lavoro è sempre disteso e ciò aiuta ciascuno ad offrire il meglio di sé. Per il gruppo PD la ripartizio-
ne degli incarichi di commissione è la seguente: Zanin capigruppo, scuola e cultura; Bragatto sociale; Diolosà bi-
lancio; Padovese lavoro ed economia; Pezzin viabilità caccia e pesca; Zanut agricoltura e ambiente.
2. un apprendimento graduale del funzionamento dell’ente, la visita agli uffici e la conoscenza diretta del
personale, con l’apertura di canali di comunicazione efficaci per il massimo impiego delle risorse disponibili (rego-
lamenti, accesso agli atti, impiego degli spazi, impiego del fondo consiliare, predisposizione di modulistica ad
hoc…). A questo profilo funzionale è stata aggiunta la conoscenza delle problematiche del lavoro presso l’ente at-
traverso uno specifico incontro con i rappresentanti sindacali
3. l’avvio dei contatti per costruire un significativo impatto informativo sia on-line, che per stampa e TV;
l’individuazione e il graduale collaudo di un addetto stampa (Paolo Casarotto) che segue i lavori dei gruppi
d’opposizione e che offre quotidianamente il servizio non indifferente di rassegna stampa. Non mancano spunti per
migliorare, ma anche per sottolineare alcune mancanze da parte di taluni organi di stampa.
4. un approccio politico collaborativo a 360°, in particolare in Conferenza capigruppo, con la possibilità di far
maturare decisioni unanimi in Consiglio Provinciale anche a favore di nostre proposte. In questo modo abbiamo ve-
rificato che sempre più spesso i lavori del Consiglio vengono interrotti per dar tempo ai capigruppo di cercare una
convergenza di voto. Dall’accordo con il PDL è nata la proposta condivisa dei Capigruppo, di dedicare un Consi-
glio provinciale aperto in forma tematica al futuro del Consorzio Universitario, mentre per nostra iniziativa è matu-
rata in aula la volontà di dedicare una riflessione tematica alla situazione della sanità in provincia.
5.
per un più completo sviluppo dell’attività, sono state cercate – per esempio sui temi dell’ambiente, dei ri-
fiuti, della cultura – collaborazioni con singoli e con piccoli gruppi di lavoro. Questo per poter affiancare
all’impegno d’aula e commissione un percorso di analisi e proposta avvalendosi di competenze e contatti presenti
nel territorio. Una più completa attuazione di questo piano di largo coinvolgimento, attorno al quale sono stati invi-
tati a collaborare sin dal giugno 2009 resta infatti tra gli obiettivi prioritari del nostro mandato, così da maturare una
qualità del lavoro d’opposizione che si nutra del rapporto con il territorio e che impedisca l’isolamento a cui
troppo spesso sino ad oggi è risultata condannata l’azione politica dei consiglieri d’opposizione, anche all’interno
del nostro stesso Partito.
6. incontri regolari con i territori (amministratori e iscritti) per attingere informazioni, stabilire collegamenti, of-
frire collaborazione e “sponda” (nei limiti delle possibilità).
7. spunti per una riflessione su ruolo e funzione dell’ente, tesa al chiarimento di un tema politico sempre aperto
(eliminazione delle province?), basato sulla pratica applicazione del nostro motto elettorale “la Provincia a servizio
dei comuni”.
2. ATTIVITÀ D’AULA
Il Consiglio Provinciale si è riunito ad oggi diciannove volte, delle quali una in forma aperta (sul futuro
dell’Università a Pordenone). La presenza in aula per l’opposizione è stata sin qui vicina al 100%.

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