17 Febbraio 2011

OTTO MARZO giornata internazionale delle Donne

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Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un’idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e di Teresa Mattei. Negli anni Cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell’Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico»

rivoluzione incompiuta:

1904 la marcia per la vittoria sarà lunga
Emmeline Pankhurst leader del movimento delle suffragette inglesi (sua la celebre frase rivolata alle compagne di lotta “abbiate fiducia in Dio, Ella vi aiuterà”) fonda l’Unione sociale e politica femmnile, che si batterà in forme spesso inedite per il voto alle donne. Il movimento avrà un’influenza notevole anche sulle suffragiste italiane che continuano a mantenere il voto alle donne come argomento del giorno tanto che il Partito Repubblicano presenta, a firma del parlamentare Mirabelli (ovviamente uomo) un progetto di legge che sarà respinto a grande maggioranza. (Si dovranno superare due guerre e aspettare altri 42 anni prima che le donne italiane possano votare nel
1946 al referendum tra monarchia e repubblica: Si dovranno aspettare)

1962 L’esordio di Tina Anselmi (prima Ministra della Repubblica Italiana nel 1976)
Nell’ambito delle trasformaziopni economico-scoiali avvenute in Italia si colloca un grande mutamento nel mondo femminile (…) le contadine abbandonano i campi e vanno in città a lavorare nelle fabbriche. Il numero delle operaie aumenta (…) Dobbiamo avere più coraggio: prendere iniziative sul piano legislativo per una riforma del codice familiare per garantire i diritti dlle donne lavoratrici senza incrinare ciò che riteniamo essenziale per i nostri principi” Si conclude così l’intervento di Tina Anselmi incaricata nazionale delle giovani all’VIII congresso nazionale della DC, svoltosi nel febbraio del 1962 a Napoli.

1979 Nilde Jotti diventa Presidente della Camera, la prima donna a raggiungere in Italia questo ruolo da quando le donne hanno potuto votare nel lontano 1946

1994 l’8 marzo un gruppo di studentesse manifesta davanti alla sede della Fininvest, la televisione di Berlusconi che ogni giorno manda in onda “Non è la Rai” dove una massa di ragazzine è strunmentalizzata ai fini di fare spettacolo. (…) Magari in modo confuso ma con forza queste ragazze sembrano avvertire le storture del modo in cui vivono … e ci stiamo per immettere.

2000 la notte del 31 dicembre da un parte all’altra dell’Italia, milioni di donne festeggiavano il passaggio da un millennio all’altro come le loro bisnonne o nonne la stessa sera di 100 anni prima avevano fatto euforicamente con l’inizio del Novecento, con la differenza che quelle dell’inizio del vecchio secolo erano le richieste di piccoli gruppi di intellettuali o di una élite politicizzata, quella degli anni dopo il secondo dopo guerra sono diventate quelle che venne definita la “Rivoluzione femminile” (secondo Eric Hobsbawm “l’unica rivoluzione non fallita del ‘900”)
Ma questa rivoluzione è ancora lontana dall’essere compiuta.

Se le leggi sono cambiate il potere politico, economico e mediatico è ancora in mano quasi esclusivamente in mani maschili e allora …..

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