28 Aprile 2011

Il precariato nella scuola: le proposte del PD

Le proposte del forum muovono da un’analisi realistica della situazione e sono oggettivamente percorribili in termini di costi sostenibili dall’amministrazione. Inoltre, pur non promettendo rimedi miracolosi, si inseriscono come proposte ragionevoli, quindi in grado di intercettare il favore di coloro che sono direttamente coinvolti; vogliono pertanto essere un contributo ad una risposta politica chiara ed efficace a livello nazionale.

Questa la sintesi delle proposte:

1. BLOCCO della terza tranche di tagli prevista per il prossimo anno scolastico: in questo modo i pensionamenti darebbero luogo ad un effettivo turn over e potrebbero essere circa 27.000 le nuove assunzioni a tempo indeterminato (a livello nazionale nel complesso di tutti i gradi di scuola).

2. ASSUNZIONE a tempo INDETERMINATO dei precari che lavorano attualmente con contratti annuali al 31 AGOSTO, posti effettivamente vacanti per i quali lo Stato affronta una spesa pari o addirittura superiore a quella di un insegnante di ruolo. Non ci sarebbero pertanto oneri aggiuntivi per l’amministrazione e le assunzioni potrebbero essere almeno 20.000 in tutta Italia nei vari ordini di scuola.

3. ASSUNZIONE a tempo INDETERMINATO anche di quei precari con contratto al 30 GIUGNO che però occupino posti effettivamente VACANTI, anche questi ragionevolmente attorno alle 20.000 unità.

4. ACCORPAMENTO DI SPEZZONI per formare CATTEDRA intera, soluzione peraltro già adottata in passato, con il limite di non unire più di tre spezzoni in istituti diversi e comunque di non superare i due comuni di servizio, come accade per le nomine di supplenza annuali. Potrebbero liberarsi in questo modo un ulteriore numero di cattedre.

5. AGGIORNAMENTO delle GAE (Graduatorie ad esaurimento) in vigore per quanto riguarda il punteggio di coloro che vi sono già inseriti a tutti gli effetti, SENZA NUOVI INSERIMENTI; quest’ultimi sono tuttavia possibili, ma SOLO in caso di graduatoria effettivamente esaurita.

6. REVISIONE dei criteri di attribuzione dei PUNTEGGI, in particolare per quanto riguarda i TITOLI dei corsi o master on line; si propone anche una diversa attribuzione dei punteggi maturati per SERVIZIO in scuole private, soprattutto per quelle non parificate. Tale revisione dovrebbe avere valore anche RETROATTIVO.

7. INTENSIFICAZIONE DEI CONTROLLI sui punteggi dichiarati dagli aspiranti, con richiesta di produzione di documentazione in originale.

8. POSSIBILITA’ di estendere l’obbligatorietà di utilizzo delle GAE per l’assunzione, a tempo determinato ed indeterminato, anche agli ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE il cui fabbisogno di docenti presumibilmente andrà ad aumentare nei prossimi anni, in virtù di una netta separazione tra istruzione professionale statale e formazione professionale regionale. Ciò anche al fine di UNIFORMARE i criteri di selezione del personale docente impegnato su materie non direttamente professionalizzanti e per garantire agli studenti insegnanti preparati anche sul piano della didattica.

A queste priorità si aggiungono ulteriori richieste, già sostenute a livello regionale dal nostro partito:

– l’OBBLIGO di PERMANENZA IN SERIVIZIO per almeno 5 anni nello stesso istituto scolastico dove avviene l’assunzione in ruolo, al fine di garantire continuità didattica e contrastare scelte puramente opportunistiche;

– la necessità di procedere ad eventuali nuove abilitazioni con i TFA solo su NUMERO PROGRAMMATO e loro collocamento in una FASCIA SUBORDINATA a quelle oggi esistenti, per evitare ulteriori contenziosi (come si è verificato in passato per casi analoghi);

– l’opportunità di una politica di INCENTIVAZIONE DEI PENSIONAMENTI anche nell’ottica di favorire l’abbassamento dell’età media della classe docente.  

Queste proposte possono offrire al mondo del precariato della scuola una CONCRETA PROSPETTIVA di stabilità lavorativa e nel contempo garantiscono agli studenti la necessaria CONTINUITA’ didattica ed una maggior QUALITA’ dell’offerta formativa, limitando la necessità di ricorrere a misure estreme come le classi smistate, le uscite anticipate, la riduzione dell’orario, che così poco hanno a che fare con le esigenze dell’insegnamento, e permettendo invece l’attuazione di uscite didattiche e viaggi di istruzione e favorendo l’attività di laboratorio, di recupero e di potenziamento, e tutti quei percorsi che concorrono in maniera determinante al SUCCESSO formativo degli studenti e ad un approccio serio e motivato all’apprendimento.

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