13 Maggio 2011

Pesca: il PD chiede un piano di gestione delle risorse ittiche

Non ho potuto partecipare al convegno in quanto impegnata nelle iniziative della campagna elettorale, ma ho tuttavia voluto rimarcare, in un messaggio, il fatto che a distanza di cinque mesi dal convegno che abbiamo organizzato assieme al vice presidente della commissione Pesca del Parlamento Europeo siamo costretti a tornare a chiedere alla Giunta di accelerare il varo definitivo del Piano di Gestione delle risorse ittiche, perché la crisi diventa sempre più cruda, diminuiscono le certezze e si riduce sempre di più il tempo che ci separa dagli appuntamenti con l’Europa e con le risorse che la Comunità destinerà a questo settore. Il voto dell’Assemblea Plenaria sulla politica marittima integrata è previsto in luglio, e arrivare tardi sarebbe colpa grave.

Riccardo Milocco, coordinatore del Circolo Pd di Marano Lagunare, ha ribadito la necessità di “coinvolgere la Regione sulla situazione di Marano Lagunare per tutelare i patrimoni e governare la laguna”. Il consigliere regionale del Pd Mauro Travanut ha annunciato la presentazione di una mozione in Consiglio “in cui saranno raccolte indicazioni, idee e proposte elaborate dal convegno, in primo luogo la richiesta della tutela ambientale e di promozione dell’acquacoltura, sia in laguna sia in mare, favorendo la strutturazione del comparto e l’aggregazione delle imprese per competere meglio”.

Dall’urbanista Maurizio Ionico sono venute le cifre della crisi di Marano: “una popolazione in calo e in progressivo calo anche le imprese, scese al minimo storico di 154 con gli addetti in diminuzione; decresce anche la quantità e il valore del pescato passato da 11 a 8,4 milioni di euro. Se manteniamo un tasso di sviluppo pari a zero – ha precisato – è solo grazie al riequilibrio tra i settori”. Tra le soluzioni individuate e richieste “una governance dell’area data da un piano e da una intesa tra Regione e sistema locale, la modifica della legge di manutenzione del 2010 per favorire le operazioni di sdemanializzazione, la valorizzazione del pescato tipico e stagionale nell’ambito di un pacchetto luoghi-ambiente-risorse locali-cultura da promuovere assieme ai principali poli attrattori di turismo”.

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