10 Luglio 2011

Torre, eletto il presidente con l’incognita del ricorso

I quattro esponenti del centro-destra, infatti, hanno deciso di non partecipare alla votazione in quanto sulla composizione del consiglio pende il ricorso dell’ex presidente, Paolo Celante (Pdl), escluso per un errore macroscopico nella ripartizione dei seggi. Una decisione che non è stata seguita dalla maggioranza di centro-sinistra (4 consiglieri del Pd e uno di Vivo Pordenone) che hanno preferito comunque eleggere presidente e vice presidente per non lasciare inoperativo il consiglio, fermo restando che il pronunciamento del tribunale amministrativo regionale potrebbe cambiare le cose. Intermedia la posizione espressa dall’unica consigliere

della lista civica di Gianni Zanolin Il Ponte, Sarah Soveri, per la quale sarebbe stato opportuno un accordo unitario a maggior ragione in una situazione di questo tipo. Con il centro-destra fuori dall’aula, la maggioranza comunale di centro-sinistra ha deciso di nominare, come presidente, Andrea Finardi, risultato primo tra gli eletti in occasione delle consultazioni popolari, mentre alla carica di vice presidente è stato indicato Giuseppe Vuaran. Proprio quest’ultimo ha la posizione più delicata visto che un reintegro di Celante lo farebbe uscire dall’aula e quindi anche decadere dalla carica.

Al centro del contendere proprio un errore macroscopico testimoniato anche dai dati ufficiali…..

Finardi è il secondo presidente eletto del Pd nelle circoscrizioni dopo la nomina di Mario Sedran alla Centro (Alberto Falce, sempre del Pd, è stato nominato vice presidente) con il voto di appoggio di Francesca Cardin, espressione della lista civica Il Ponte. Prossimi round martedì e mercoledì, sempre alle 20.30, con le assemblee delle circoscrizioni Rorai-Cappuccini e Sud. Anche in questo caso con riserva e non senza polemiche alla circoscrizione di Torre, riunitasi per la prima volta, dopo le all’ordine del giorno la convalida degli eletti e la nomina di presidente e vice presidente. Anche in queste realtà, a parità di voti con l’opposizione, prevarrebbe il consigliere anziano (entrambi del Pd).

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