23 Agosto 2011

Una manovra suicida

Secondo Serracchiani “la combinazione dei tagli aggiuntivi della manovra bis, della partecipazione al fondo perequativo del federalismo fiscale e del minor gettito fiscale previsto in regione gettano una pesantissima ipoteca sulla capacità del Friuli Venezia Giulia di sostenere un accettabile livello di servizi. Ribadiamo che la Giunta ha fatto errori gravi di sottovalutazione e debolezza nei rapporti con il Governo centrale, soprattutto quando è stato firmato un protocollo con lo Stato che ha ceduto 370 milioni al Governo in cambio dei nostri diritti”.

Per l’europarlamentare “la necessità di fare fronte all’emergenza della crisi ci convince dell’opportunità di partecipare a iniziative legislative comuni al Parlamento, dove deputati e senatori sottoscriveranno l’emendamento a salvaguardia delle competenze previste dagli Statuti di autonomia delle Regioni speciali. In Consiglio regionale il Gruppo del Pd presenterà una mozione – ha aggiunto – per impegnare la Giunta e il Presidente a non versare a Roma la quota del fondo per un federalismo che non esiste più, confidando in una larga condivisione.

Deve essere chiaro che siamo arrivati a questo punto – ha sottolineato Serracchiani – perché sono state fatte delle scelte sbagliate, e che le prerogative dell’autonomia dovevano essere esercitate prima, non a posteriori. A questo punto, l’autonomia è uno strumento che si deve usare per rilanciare l’iniziativa della Regione, e su questo – conclude – occorre cominciare a impegnarsi al più presto”.

Il senatore del Pd Carlo Pegorer, dopo aver rilevato che “siamo stati convocati ora sotto la pressione della manovra, ma nessuno ci ha chiesto nulla quando la Giunta ha deciso di firmare un protocollo sciagurato”, ha sostenuto: “daremo il nostro contributo, ma per difendere la specialità bisogna avere il coraggio di rivisitare i costi e il sistema di spesa della Regione, elaborando un comune progetto di riarticolazione degli enti territoriali e di riavvicinamento tra la politica e i cittadini. Così stando le cose – ha concluso – al sistema degli enti locali è chiesto un sacrificio eccessivo che avrà ripercussioni pesanti per i cittadini”.

Per il deputato del Pd Ettore Rosato “il Pd non offre nessuna sponda all’amministrazione regionale, di cui non abbiamo condiviso le scelte: la nostra partecipazione a questa iniziativa politica e istituzionale significa un’assunzione di responsabilità nei confronti del Friuli Venezia Giulia, delle sue prerogative di autonomia e soprattutto dei nostri cittadini. Da Tondo – ha puntualizzato – ci aspettiamo una posizione molto netta e severa nei confronti della manovra del Governo, anche per l’assoluta inadeguatezza della lotta all’evasione”.

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