Tondo finamente un pò di BUON SENSO
Siamo comunque convinti che la richiesta di dimissioni appartenga alla sfera del buonsenso , alla piu’ elementare logica che mette in relazione causa ed effetto.
Ma se il buonsenso comune e’ un ottimo parametro comportamentale e di scelta anche per la politica e per la gestione della cosa pubblica , francamente non si comprende il motivo per cui non venga usato almeno con maggiore frequenza .
L’annunciata uscita della Regione dal Polo Tecnologico di Pordenone non rientra certo nel predetto parametro.
Nel tempo in cui, infatti, il primo degli imperativi e’ quello di profondere il massimo sforzo per risollevare le sorti delle imprese, del lavoro e delle professioni, quindi dell’economia da troppo tempo stagnante, risulta del tutto sbagliato , semplicemente inconcepibile che la Regione scappi!
Ed anche sulle scelte dell’attuale maggioranza Regionale per l’Ospedale di Pordenone, il buon senso non pare proprio di casa.
E’ assodato ormai da tutti che la crisi economica e finanziaria non sono semplicemente il frutto dello “sfascismo” delle opposizioni , Partito Democratico in primis, ma esse esistono , sono purtroppo reali e durature, impongono misure pesanti sui cittadini per ridurre debito e spesa pubblica.
Allora, tre anni fa poteva forse avere un senso abbandonare il progetto di ricostruzione in loco dell’Ospedale in Via Montereale a favore della realizzazione di uno ex novo in Comina (sul punto comunque le perplessita’ non sono poche ne’ di pochi), oggi sicuramente no .
E’ ovvio che il nuovo, non fosse altro che per l’acquisto delle aree, le opere di viabilita’ e le urbanizzazioni indispensabili , comporta una spesa molto,ma molto superiore a quella necessaria per la ristrutturazione dell’esistente.
Soluzione quest’ultima che comunque garantirebbe la medesima efficacia, almeno sul piano sanitario.
E allora, non e’ forse il tempo di riappropriarsi del buon senso e di rimeditare la scelta a favore di quella meno onerosa ?
Da ultimo ai tanti politici ed amministratori , in particolare del centrodestra, che alle elezioni comunali di Pordenone della scorsa primavera hanno letteralmente sguazzato sulla asserita eccessiva cementificazione di cui sarebbe stata vittima la citta’ , vogliamo porre la semplice domanda :
sostituire coltivazioni a mais e soia con decine e decine di migliaia di metri cubi di edificato, contiene oppure aumenta la cementificazione?
Chiedere buon senso nelle scelte o nella loro riconsiderazione non pare proprio essere fuori luogo.
Antonio Ius
Segretario Provinciale