21 Novembre 2011

Il Pd accusa “Pordenone cenerentola della sanità”

Il tempo stringe. «Se i fondi necessari per realizzarlo (circa 240 milioni di euro) – ricorda il segretario provinciale del Pd, Antonio Ius – non saranno inseriti nella prossima finanziaria, il progetto cadrà nel vuoto». E allora «che almeno si stralci la cittadella della salute, per la quale la copertura finanziaria (circa 12 milioni) c’è già» è l’auspicio dell’ex direttore dell’Ass 6 Nicola Delli Quadri. A proposito di servizi socio- sanitari, unanime la bocciatura della proposta Tondo di accorpare le aziende sanitarie della regione. Un tema sentito da Alfonso Colombatti, medico e membro della segreteria provinciale Pd, secondo cui si tratta di un’autentica «bestialità», considerando la maggiore aspettativa di vita della popolazione, il conseguente incremento di persone non autosufficienti e l’aumento delle patologie croniche, «che richiedono un più puntuale servizio territoriale». Fallimentare, a detta di Moretton, pure la sperimentazione degli ospedali riuniti: «Dopo un anno, nessun risultato positivo. E ora si vuole pure esportare questo modello a livello regionale». Non poteva mancare un riferimento al panorama politico nazionale. «Abbiamo sostenuto – commenta Ius – con grande senso di responsabilità la nascita del governo Monti, nonostante tutti i sondaggi ci dessero vincenti in caso di elezioni anticipate». E per chi ha operato una scelta diversa, come la Lega, ecco partire uno strale: «Si sono disinteressati del Paese per difendere meri interessi di bottega». Pierantonio Stella

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