11 Dicembre 2011

Direzione regionale: finanziaria incapace di fronteggiare la crisi.

“Si devono mettere risorse per la crescita e lo sviluppo – ha elencato Serracchiani – e in particolare nel sostegno al credito per sostenere le piccole e piccolissime imprese, con un riordino di strumenti che ormai non funzionano più, come Congafi e Confidi. E poi dobbiamo rivedere profondamente i meccanismi della formazione professionale, aggredire la burocrazia e apprestare nuove forme di protezione sociale: perché le fasce del bisogno crescono e la riduzione della cassa integrazione – ha sottolineato la segretaria regionale – non è una buona notizia, se dipende dal fatto che termina e le aziende non la chiedono più”. Ma dove trovare le risorse? “Del miliardo e 600 milioni bloccati dal patto di stabilità – ha spiegato il consigliere democratico Mauro Travanut – se ne possono liberare subito 200 milioni da assegnare alle agevolazioni al credito, e altri 40 milioni potrebbero andare alle piccole opere cantierabili”. Attacco alla Giunta Tondo anche sul fronte dell’Europa, che per Serracchiani è “la grande sconosciuta del centrodestra e lo spauracchio della Lega”. Un atteggiamento che ha conseguenze molto concrete, secondo il consigliere Gianfranco Brussa: “dopo i pasticci e i ritardi sul programma Italia-Slovenia, sull’utilizzo dei fondi Obiettivo siamo ultimi in Italia avendo utilizzato l’8,8% dei fondi disponibili. La Direzione delle Politiche comunitarie è stata stravolta, la sede di Bruxelles depotenziata, il personale dequalificato, col risultato che i comuni non hanno più il supporto dello sportello europeo e perdono una quantità di occasioni di finanziamento”. Una chiave di lettura politica l’ha data il senatore Carlo Pegorer: “basta pensare che a Roma Casini sostiene il governo Monti e che la Lega è tornata secessionista e lo combatte, per chiedersi come l’Udc possa resistere in questa coalizione”.

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