20 Marzo 2012

Scuole da accorpare Protesta in Consiglio

Lucio Calanni Macchio, primo firmatario della raccolta firme, ha ribadito gli aspetti contrari al progetto: «Ci spaventano le classi “pollaio”, la qualità didattica e poi non vediamo quali risparmi ci saranno: l’Amministrazione si è dimostrata sorda alle nostre istanze». È stato quindi chiesto lo stop all’accorpamento. L’assessore Pier Giorgio Sclippa ha confermato invece la piena sostenibilità del piano sia in termini di capienza, sicurezza e viabilità. Un fuoco di fila contro l’accorpamento è partito dagli scranni dell’opposizione ovvero da Valerio Delle Fratte («Il risultato è un calo degli iscritti»), Albano Battiston («Non vediamo dove ci saranno dei risparmi»), Valentina Pegorer («No a mettere al primo posto la logica dell’economia»), Nicholas Monestier («Tutto si è svolto troppo velocemente»), Iacopo Chiaruttini («È un metodo discutibile quello usato per unire i due plessi»), Fabio Ellerani («Rimangono i problemi di viabilità»), Roberto Barel («Quali i vantaggi concreti da tutto questo?»). Dalla maggioranza l’assessore Andrea Bruscia ha risposto che «visti i tempi, si deve puntare alla razionalizzazione delle risorse». Ha invece preso in contropiede più di qualcuno Giacomo Collarile, capogruppo Pd, che ha espresso perplessità sull’accorpamento. Il sindaco Antonio Di Bisceglie ha ribadito che per la scuola, l’Amministrazione sta perseguendo «i criteri di innovazione e risparmio».
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