17 Aprile 2012

Sanità: Serracchiani, condividere riforma con enti locali

“Per ora dalla Giunta Tondo ci è stata trasmessa una sola certezza – osserva Serracchiani – e cioè la determinazione a far calare le decisioni sui territori dall’alto, dopo le usuali contrattazioni interne alla maggioranza. Invece gli enti locali devono anche essere protagonisti della riforma, così come devono partecipare alla programmazione sanitaria e sociale e alla verifica degli obiettivi tramite la Conferenza permanente, le Conferenze dei sindaci e le Assemblee distrettuali. Quindi – puntualizza – qualunque proposta di revisione dell’organizzazione distrettuale deve essere fatta dopo un approfondimento con i Comuni, che sono titolari delle funzioni sociali”.
Riferendosi all’ipotesi di accorpamento delle attuali sei aziende sanitarie territoriali, Serracchiani rileva che “finora abbiamo visto apparire e, fortunatamente, scomparire il fantasma dell’Azienda unica, che già di per sé aveva l’aspetto di un monstrum burocratico e che andava nella direzione di allontanare gli operatori dai bisogni delle persone, proprio ciò – sottolinea – che ha reso efficiente il nostro sistema sanitario. In coerenza con questa impostazione, almeno per i prossimi anni, le Aziende ospedaliero-universitarie non dovrebbero gestire direttamente gli ospedali di rete, ma – conclude – dovrebbero dedicarsi a migliorare l’integrazione tra SSR e Università”.

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