PARTITI IL PD RINUNCI AI SOLDI DEL RIMBORSO NAZIONALE
È essenziale che il Partito Democratico, coerentemente con la responsabilità manifestata in particolare nel corso degli ultimi mesi con il sostegno al governo Monti, guidi in Parlamento e nei Consigli Regionali una iniziativa per le riforma dei contributi pubblici ai Partiti all’insegna di un deciso dimagrimento, che si impone sia per motivi economici, ma soprattutto etici. Per parte nostra, proseguiremo le nostre azioni di stimolo su questi temi all’interno degli organi statutari del Partito Democratico. Chiediamo inoltre che il Pd rinunci alla prossima tranche dei rimborsi nazionali. L’azione politica dei Circoli, cioè di chi è più vicino ai cittadini, fa affidamento sull’impegno gratuito e generoso degli iscritti, basandosi quasi per intero su una parte (il 70%) delle quote versate dagli iscritti attraverso il tesseramento (il restante 30% viene versato alla Segreteria provinciale) e le quote versate dagli amministratori comunali (il 10% delle indennità di carica), cui si aggiungono contributi forfettari alle spese elettorali garantiti dalla Segreteria provinciale del Partito Democratico in occasione delle elezioni comunali.
Valter Alzetta, Daniele Bin, Massimo Buffolo, Francesco Colussi, Chiara Da Giau, Miriam Davide, Sandrino Della Puppa, Claudio Fabrici, Gianni Ghiani, Giovanni Innocente, Walter Manzon, Fabio Martina, Martino Guerra, Tarcisio Pajer, Monica Pase, Maurizio Protti, Moreno Puiatti, Ignazio Quarin, Franca Quas, Fabrizio Venier, Giorgio Zanin.