1 Giugno 2012

Porti: Trieste; risoluzione impegna Governo a spostare punto franco

Secondo i parlamentari “le nuove esigenze di sviluppo rivendicano agli Enti Locali l’assunzione autonoma delle scelte più idonee” e tra queste “l’esigenza di spostare o accorpare le zone franche in modo da ottenere una ottimizzazione economica e commerciale delle strutture portuali e retro portuali. Le strategia di sviluppo della città e del porto – proseguono – dipendono anche dalla ridefinizione della superficie del Punto Franco e dallo svincolo di alcune importanti infrastrutture del Porto Vecchio dalle rigide norme conseguenti al regime di esenzione doganale dell’area, previste dal Trattato di pace del 1947”.
Relativamente alle diverse opinioni sulla possibilità di modificare i cosiddetti ‘punti franchi’ costituiti nel porto di Trieste, per i parlamentari “l’interpretazione autentica è quella che vede attribuire la piena disponibilità di tali zone alla potestà governativa così come più volte affermato dal ministro degli Affari esteri e – concludono – dai funzionari dell’ufficio contenzioso diplomatico”

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