PD: Lupieri, Miramare deve recuperare il tempo perduto
Fra i punti critici Lupieri elenca e sottolinea “la manutenzione ordinaria ferma da giugno, causa la mancanza del finanziamento ministeriale annuale; il rischio serio e concreto di perdere i 600.000 euro della Regione per l’accordo di programma con il Ministero che ha già stanziato 1.200.000 euro per la valorizzazione generale del parco e le nuove serre, in assenza di una decisione e di un impegno chiaro che dica che si vuole fare anche altro e quindi non solo una nuova sistemazione per i colibrì ma anche, ad esempio, un centro didattico o altro; la mancanza di una struttura tecnica ed amministrativa permanente dedicata alla tutela e alla valorizzazione del parco che coordini i continui lavori e sia una presenza attiva nei cantieri e porti avanti la progettualità delle sempre necessarie opere di riqualificazione; la necessità e la difficoltà di recuperare i 10 anni precedenti di inattività e di trascuratezza e che vede negli ultimi 2 anni le criticità di una forte progettualità ed attività; la convivenza permanente di una continua manutenzione ordinaria con lavori di riqualificazione strutturale non più differibili”.
Lupieri poi aggiunge che “450.000 euro dal Ministero nel 2009, un buco nero nel 2010, 220.000 euro nel 2011, nulla ancora nel 2012, a fronte di incassi per biglietti per circa 400.000 euro/anno (non pagano gli over 65 e sotto i 18 anni) e che vedono la restituzione di circa 30.000 euro, la dicono lunga sulle difficoltà di chi si trova a gestire da due anni una situazione così fortemente trascurata e sottofinanziata. Il degrado totale, l’abusivismo più diffuso, il danneggiamento più evidente sino a creare una specie di discarica, riguardano le serre storiche di Massimiliano vicino alla Cappella di San Canciano, sequestrate, e sulle quali indaga la magistratura per il danno erariale e il danneggiamento di beni culturali arrecato, e per dubbi di gestione amministrativa.
“Ma l’occhio del visitatore – segnala Lupieri – cade suisedimenti del laghetto e del rivo che ne fanno una specie di acquitrino, o sull’erba e sulle siepi incolte, sui vialetti dissestati, su un parco che ha conosciuto uno splendore ora solo immaginabile.
“Il 1,2 milione di euro del Ministero, cioè i 750.000 euro restanti tolti gli oneri accessori, dovrebbe servire a rifare il parterre, la manutenzione dei muraglioni a mare che sono là dal 1860, il risanamento di verde e vialetti con nuova pavimentazione, il taglio selettivo di alberi pericolanti, ed altro, mentre il rifacimento della stradina che porta a Grignano è già progettata e in fase avanzata di esecuzione con fondi provenienti dalla Protezione Civile.
“Miramare – conclude il consigliere – ha bisogno di cure continue e costanti, facciamo tutti in modo che non abbiano a mancare”.