17 Dicembre 2012

Comunicato stampa: Il Papa e la proposta di Rebecca Kadaga su pena di morte ai gay ugandesi


  – da approvare – che tra le ipotesi prevede la pena di morte, aggiungendo che questa norma sarebbe stata un ”regalo di Natale” per tutti gli ugandesi anti gay. Come è possibile che proprio per un’occasione tanto speciale, come il Natale, il Papa possa sostenere l’ipotesi di un regalo tanto crudele e anticristiano? L’omosessualità esiste in natura e lo sostiene l’OMS quando la esclude dalle malattie e riguarda il sentimento, l’istinto, la passione: come può essere che un gesto d’amore possa essere causa di distruzioni e guerre? Il tema dei diritti è cosa assai seria, riguarda tutti e non deve essere mai strumentalizzato, soprattutto da autorità tanto significative. Non possono essere “verità di fede” i principi sulla famiglia eterosessuale e, fortunatamente, non tutti i cristiani, come non tutti gli islamici, si identificano nell’integralismo dei loro leader che, in fondo, restano capi di residuali monarchie assolute ancora investite per “diritto divino”.

La modernizzazione è certamente un fenomeno complesso e con sentieri molto tortuosi, ma la natura umana è più diversificata e meno statica di quel che creda il Papa e anche i Cattolici hanno già in diverse occasioni saputo far prevalere le ragioni per farla progredire, come per il divorzio e l’interruzione della gravidanza. Questa volta il disaccordo non può che essere totale, senza “se” e senza “ma”.

Rosario Sisto

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