8 Gennaio 2013

Intervento introduttivo del Presidente dell’Assemblea Regionale Tarcisio Barbo alla Direzione Regionale del 6 gennaio

Un particolare ringraziamento lo devo a quanti, operatori a pieno tempo ed oltre presso le rispettive sedi territoriali e regionali del partito e dei luoghi istituzionali nei quali il partito opera, mettono a disposizione sacrificio, impegno e competenza, ricevendo non sempre adeguata riconoscenza.
Se il 2012 è stato un anno impegnativo – nel corso del quale il PD è cresciuto anche nella nostra Regione e si è fatto apprezzare sia attraverso la capacità amministrativa dimostrata nelle tante realtà locali che governiamo o che abbiamo contribuito a governare come nel Parlamento in quest’ultimo anno, sia dove, come in Regione, abbiamo operato dai banchi dell’opposizione – quanto ci aspetta nell’anno appena iniziato ci carica di ulteriore responsabilità e di obiettivi politici da perseguire con serietà e rinnovato impegno.
Il nostro partito è oggi al centro di un progressivo e generoso riconoscimento della validità della sua proposta politica, da parte di cittadini ed elettori che ne fanno il primo, vero partito in Italia: responsabilità che ci sentiamo addosso specie di fronte alle prossime scadenze elettorali, nazionali prima e regionali subito dopo.
Anche in Friuli Venezia Giulia dobbiamo essere in grado di dimostrare con i fatti che non tutti i partiti sono uguali e che di fronte alle dilaganti e diverse forme di populismo e antipolitica, il PD si presenta con volti e programmi convincenti, capaci di interpretare le impegnative e sempre nuove sfide che abbiamo davanti, credibili particolarmente agli occhi dei tanti cittadini che stanno pagando più di altri gli effetti della crisi che stiamo attraversando.
L’obiettivo di battere il centrodestra berlusconiano, la destra nelle sue svariate forme di rappresentanza e le pretestuose ambizioni della Lega Nord, resta al centro della nostra iniziativa politica, comprese le sfide che ci pervengono da destra e purtroppo anche da sinistra o con inedite accattivanti formazioni movimentiste, oltre che dai recenti sommovimenti al centro, pur camuffati sotto la fuorviante etichetta dei “tecnici”.
Oggi questo obiettivo è a portata di mano non solo per il lavoro concreto che abbiamo saputo svolgere sul territorio, ma anche per l’ampio consenso ottenuto dal segretario nazionale Pierluigi Bersani a livello nazionale, e dalla convinta investitura regionale della nostra segretaria per l’incarico di Presidente della Giunta Regionale, destinata a vincere nell’interesse delle nostre popolazioni, contro la vuota e inconsistente politica perseguita da Renzo Tondo e la sua Giunta in questi ultimi 5 anni.
Ringrazio tutti coloro che a livello parlamentare hanno lavorato in condizioni spesso difficilissime e quanti hanno partecipato mettendoci la faccia alle recenti primarie per la designazione dei candidati al Parlamento: anche in questa circostanza abbiamo dato una bella dimostrazione di partecipazione e di coerenza, aldilà dei risultati conseguiti dai singoli candidati, tutti accomunati comunque dall’importante spirito di servizio reso al partito e alla sua affermazione finale.
Ora dobbiamo rimboccarci le maniche tutti assieme per vincere gli appuntamenti elettorali: i distinguo, seppur comprensibili, vanno collocati nella prospettiva del prossimo appuntamento congressuale, che pure si dovrà svolgere quest’anno e che avrà il compito di far emergere il confronto interno risultato dai grandi mutamenti emersi in questi ultimi tempi e che hanno finito per rimescolare anche le vecchie componenti interne.
La preoccupazione che ci deve guidare è solamente quella determinata dagli effetti che la crisi sta producendo sull’assetto produttivo della regione e sulla vita, spesso anche drammatica, dei nostri corregionali. Ciò significa che le prossime sfide elettorali dovranno essere affrontate con chiarezza e trasparenza di comportamenti personali e di impegni politici che, a questo punto, chiamano in causa la stessa funzione della Regione e la sua specialità che sono conseguentemente da ripensare globalmente e in una moderna prospettiva Europea.
Il PD è lo strumento che per il percorso fatto nella storia politica anche della nostra Regione, è in grado di rappresentare un punto di grande aggregazione per convincere e vincere – con buona pace del Presidente Monti – gli appuntamenti elettorali. Spiace salutare quanti, per interessi personali, hanno deciso di allontanarsi dal partito rincorrendo nuovi progetti politici caratterizzati a loro volta da obiettivi incoerenti e del tutto fuorvianti rispetto alla storia, alle ambizioni e ai risultati che anche con il loro apporto, il partito ha seriamente perseguito fino ad oggi.

Buon Anno dunque e buon lavoro.

Tarcisio Barbo
Presidente dell’Assemblea Regionale del PD FVG

Trieste, 6 gennaio 2013

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