17 Ottobre 2016

Referendum: Rosato, il sì renderà l’Italia un Paese migliore per i giovani

“Il sì al referendum renderà la politica più credibile e l’Italia un Paese che saprà parlare meglio alle nuove generazioni. Il no è la conservazione, anche di ciò che non funziona e ha rallentato il Paese per decenni”. Lo ha affermato oggi a Trieste il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato, dialogando con i giovani del comitato Generazione Sì, durante un incontro pubblico sul tema della riforma costituzionale e del referendum del 4 dicembre al Knulp. Secondo Rosato “la riforma guarda con una prospettiva nuova a un Paese che necessita di essere più efficiente, più moderno e più competitivo. E questo lo dobbiamo soprattutto ai giovani, nei confronti dei quali dobbiamo essere credibili: non possiamo continuare ad annunciare riforme e a parlare di virgole per i prossimi vent’anni. La politica credibile e quella che promette e poi fa”. Rispondendo ad alcune domande del pubblico, Rosato è poi entrato nel merito di alcuni punti del testo, sottolineando che “la riforma costituzionale valorizza i territori, rafforza il ruolo del Parlamento e le garanzie per le opposizioni. Chi parla di strapotere di un solo uomo al comando è fuori strada. La riforma non potenzia in alcun modo i poteri dell’Esecutivo, anzi, è costruita per rafforzare il potere legislativo. Oggi abbiamo un Parlamento che non decide, a causa dei tempi imposti dal bicameralismo perfetto: l’attività principale delle Camere è ratificare i decreti e, tra le due Camere, l’arbitro è il Governo. Con la fine del bicameralismo perfetto il ruolo del Parlamento verrà valorizzato”. Sul ruolo dei rappresentanti del territorio che comporranno il nuovo Senato delle Autonomie, Rosato ha evidenziato che “sarà un modo per sindaci e consiglieri regionali di rafforzare il proprio lavoro. Non capisco chi dice che andare in Senato sarà una perdita di tempo: in Germania non si sognerebbero mai di chiedere al presidente della Baviera come riesca a fare anche il senatore”.  
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