14 Marzo 2017

Sanità: confronto Telesca e Pd Trieste sulla riforma

  “Dobbiamo difendere la riforma sanitaria dalle strumentalizzazioni di un centrodestra che semina paura e crea confusione tra la gente. Su Trieste vanno certamente fatti degli sforzi maggiori per favorire il dialogo tra ospedale, territorio e medici di medicina generale, ma dobbiamo tenere la barra dritta e proteggere la riforma dalla propaganda”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Maria Sandra Telesca, che ieri sera ha incontrato i componenti del Forum salute e welfare del Pd di Trieste nella sede del partito. Sono intervenuti, tra gli altri, la segretaria provinciale Adele Pino, i consiglieri regionali Franco Rotelli e Franco Codega, e l’incontro è stato moderato dalla responsabile del forum, Maria Grazia Cogliati Dezza. Tema al centro del dibattito: l’applicazione della riforma sanitaria, con particolare riferimento a Trieste. Secondo Telesca “a Trieste ci sono due aspetti sui quali lavorare. I Cap e il pronto soccorso. Sui primi stiamo ottenendo risultati positivi a Muggia, dove i dati ci dicono che il buon funzionamento del Centro sta producendo una diminuzione dei ricoveri, ma dobbiamo lavorare per migliorare il dialogo tra medici di famiglia e Azienda, che qui, rispetto al resto della regione, sappiamo essere meno fluido. Sulle criticità legate all’organizzazione del pronto soccorso dobbiamo dire con forza che la riforma sanitaria non c’entra, e che i problemi di oggi sono gli stessi di vent’anni fa. Chi lo nega, addossando alla Regione e alla riforma ogni colpa, mente sapendo di mentire”. “Governare la sanità oggi è complesso – ha aggiunto Telesca – e ci stiamo assumendo dei rischi, ma non possiamo perdere la sfida di migliorare profondamente il sistema. E’ un percorso lungo, complesso, ma va fatto” Secondo Cogliati Dezza “a breve il Forum salute, in collaborazione con i circoli rionali, con gli eletti del Pd nelle circoscrizioni, territorio per territorio, organizzerà degli incontri con i cittadini, le associazioni, le rappresentanze sindacali, per parlare di salute e welfare. Per informare su quanto si è realizzato e quanto ancora si deve fare, per ascoltare il punto di vista di quanti abitano quei diversi rioni, ricostruendo un rapporto di vicinanza e scambio. Gli attacchi che la destra ha messo in cantiere hanno un mero valore strumentale di stampo elettoralistico. Occorre invece entrare nel merito delle questioni, una per una, dando le corrette informazioni e individuando le possibili soluzioni”.
Franco Rotelli ha posto l’accento sul bisogno di innovare le politiche del territorio nel loro complesso: salute, sociale, cultura, ovvero tutte le aree che investono e condizionano la qualità della vita e della salute dei cittadini di un territorio. Stimolare, di fatto, lo sviluppo di una “città sociale”, che cresce con la partecipazione di chi abita quel territorio e con lo sviluppo di politiche a tutto campo di salute e benessere”.
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