11 Maggio 2017

Un anno di unioni civili

      Ebbene sì, è già passato un anno dall’approvazione della legge Cirinnà, che ha introdotto in Italia le unioni civili. Che orgoglio è per me, come cittadina italiana e come esponente del Pd – che è stato il grande protagonista in questa battaglia di civiltà – sapere che oggi tante persone nel nostro Paese possono finalmente smettere di essere invisibili alle Istituzioni e alla pubblica amministrazione. Questa legge è una vera rivoluzione, che introduce diritti e doveri anche per le coppie di fatto, oltre a una serie di tutele in campo sanitario, assistenziale e previdenziale. E’ una norma di civiltà, che regolamenta situazioni già esistenti, ma escluse dalle normative. Appunto, “invisibili” agli occhi dello Stato e oggetto di pronunciamenti dei Tribunali, che in questi anni hanno spesso avuto il compito di governare realtà esistenti nella realtà ma non sulla carta. Purtroppo nel corso di quest’ultimo anno non sono mancati casi di scarsa collaborazione o addirittura “disobbedienza” istituzionale da parte di alcuni sindaci italiani di centrodestra. Ricordiamo il caso Trieste, dove il sindaco Dipiazza ha tentato di impedire fino all’ultimo l’utilizzo della sala in piazza Unità per le unioni civili, dovendo poi arrendersi davanti all’evidenza, cioè al fatto che le legge vanno rispettate sempre, anche quando non piacciono. Antonella Grim Segretaria regionale Pd Fvg      
In primo piano