19 Aprile 2018

Spitaleri: Fedriga smetta di fare lo stagista di Salvini

“L’onorevole Fedriga la smetta di fare lo stagista di Salvini: dimostri di saper fare qualcosa da solo e difenda il Fvg. Ora lo bacchettano anche i suoi alleati”. Lo afferma il segretario regionale del Pd, Salvatore Spitaleri, dopo che “il leader leghista Salvini ha dichiarato che se lui vincerà in Fvg, farà il Governo in 15 giorni, trattando il voto nella nostra regione come un sua faccendina personale utile a togliergli qualche impiccio a Roma, e dimenticandosi che qui il candidato c’è e si chiama Fedriga. Parole che a quanto pare sono rimaste sullo stomaco a Renzo Tondo”.

 

Secondo Spitaleri “oggi Tondo condanna i suoi alleati leghisti che vogliono far dipendere la formazione del Governo dall’esito delle elezioni regionali, e sconfessa pure la scelta di Fedriga candidato presidente. Insomma – osserva Spitaleri – Salvini, le elezioni in Fvg, vuole vincerle da solo dimenticandosi del candidato, Tondo scarica Fedriga, Savino resta muta e Riccardi fa la comparsa in qualche incontro pubblico per tappare i buchi di Fedriga: raramente abbiamo visto un centrodestra più imbarazzante di questo”.    

 

“Salvini tenga fuori il Fvg dalle sue beghe con Di Maio – sottolinea Spitaleri – e Fedriga abbia un po’ di amor proprio e di schiena dritta, non stia all’angolo come un ragazzino che guarda papà con occhi adoranti. Fedriga dimostri con le parole e con i fatti di voler fare il candidato presidente del Fvg. Le elezioni Fvg non sono un secondo tempo delle politiche. Il 29 aprile le cittadine e i cittadini qui sceglieranno il loro presidente della Regione: è tutta un’altra partita. Se Fedriga avesse a cuore seriamente Autonomia e Specialità, avrebbe zittito immediatamente Salvini, ma si sa – continua – che l’onorevole veronese è solo il volto rassicurante di un lucido percorso di annessione. Quanti hanno a cuore lo sviluppo vero del Fvg, l’impegno a non lasciare indietro nessuno, la vera capacità di autogoverno, non potranno mai scegliere un presidente come lui”.

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