DL Dignità: M5S e Lega uniti in FVG da contratto del silenzio
“La carica dei grillini si è completamente afflosciata”
“I grillini e i leghisti in FVG sono uniti da un contratto del silenzio, che impone di tacere sui contraccolpi del cosiddetto decreto dignità che si potrebbero verificare sull’occupazione in regione. Mentre almeno l’assessore regionale al Lavoro si pone delle domande, i rappresentanti locali dei partiti che compongono la maggioranza di governo nazionale non sono scossi da alcun dubbio. E tanto peggio per le preoccupazioni di artigiani, lavoratori e famiglie”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Salvatore Spitaleri, commentando alcune stime dei riflessi del “decreto dignità” sul mercato occupazionale del Friuli Venezia Giulia.
Per Spitaleri “le stime dell’impatto sulla regione e in particolare sul capoluogo sono probabilmente da approfondire ma sicuramente da non trascurare scrollandosi di dosso il problema, perché riguardano l’immediato futuro di migliaia di persone. Forze di governo responsabili se ne farebbero carico subito”.
“Abbiamo visto in passato un M5S pronto a indignarsi su tutto, a interrogare e incalzare, in Consiglio regionale e sui territori, ma dobbiamo prendere atto che, da quando sono alleati della Lega a Roma, la loro carica si è completamente afflosciata. Silente anche Fedriga e tutta la compagnia dei governatori del nord, quelli – ha concluso – che dicevano di stare dalla parte dell’economia e lo sviluppo”.