6 Agosto 2018

Ci ha lasciato un compagno di libertà: Stelio Spadaro

“E’ stato maestro per tutti noi”

Stelio Spadaro al Caffè San Marco di Trieste, dove era solito fermarsi a leggere e discutere

Nato a Isola d’Istria nel 1934, insegnante di filosofia al liceo e politico di lungo corso, fu protagonista della svolta che porto’ alla trasformazione del Partito comunista in Partito democratico della sinistra (Pds), di cui fu il primo segretario a Trieste. Il primo ricordo è affidato a Gianni Torrenti, che ha condiviso con lui un lunghissimo percorso, politico e umano. Torrenti, come riferisce all’Ansa, gli riconosce il merito di essere stato un modernizzatore e un politico lungimirante, che ebbe “due grosse intuizioni: la prima, quella di ridiscutere il secondo dopoguerra, avviando all’interno della sinistra italiana la discussione sul tema delle foibe e degli eccidi dei comunisti titini nella Venezia Giulia”. La seconda, quella di aver capito che, “quando ce ne era bisogno, il partito potesse fare due passi indietro, a favore degli interessi collettivi”. “E’ stato maestro per tutti noi – ha aggiunto Torrenti – dal Pds in poi, quando diventò protagonista della vita politica triestina”. Il segretario regionale del Pd Salvatore Spitaleri, rievocandolo “compagno di molte battaglie per tanti di noi, mente e cuore di un autentico movimento progressista”, affida agli amici della Federazione di Trieste “la vicinanza, il cordoglio e il fiero ricordo di tutto il PD del Friuli Venezia Giulia”.

“Stelio Spadaro, dalla nostra città, ha saputo contribuire all’evoluzione della sinistra nel nostro Paese, aiutando in particolare la politica a guardare con occhi diversi le vicende storiche del confine Orientale”. Così il vicepresidente della Camera Ettore Rosato ricorda Stelio Spadaro, il politico della transizione dal Pci al Pds, di cui fu primo segretario a Trieste. “Tante volte con le nostre idee ci siamo incontrati, in altri casi – ha aggiunto Rosato – ci siamo confrontati da posizioni diverse. Ma ho sempre avuto grande affetto per la sua persona, stima e rispetto per la sua visione e per il coraggio con il quale ha contribuito ad aprire una stagione nuova, moderna per la nostra città”.

Anche la deputata del Pd Debora Serracchiani ha espresso il suo “commosso cordoglio per la perdita di un importante e storico punto di riferimento della sinistra triestina. Fine intellettuale, politico di vaglia, testimone dell’esodo istriano, ho avuto la fortuna di sperimentare la sua schiettezza e il suo affetto. Non lo dimenticherò”, ha concluso.

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