Leggi razziali: Martina, non c’è futuro senza memoria
“Da tragedie come quelle che sono avvenute qui è nata l’Europa”
Martina depone un mazzo di fiori alla Risiera di San Sabba a Trieste“Non c’è futuro senza memoria, e noi siamo qui per ricordarcelo, per dire a tutti che non possiamo dimenticare, soprattutto le tragedie di quegli anni”. Lo ha detto il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina, oggi a Trieste in occasione dell’80/o anniversario dell’annuncio delle Leggi razziali, a margine di una visita alla Risiera di San Sabba, unico lager nazista con forno crematorio.
Martina, che poco prima aveva sostato anche al Silos in cui soggiornarono gli esuli istrodalmati e al Monumento all’Esodo, e poi al Narodni Dom simbolo dell’oppressione e delle violenze contro sloveni e croati della Venezia Giulia, ha indicato che “da tragedie come quelle che sono avvenute qui è nata l’Europa la nuova sovranità, la pace, la cooperazione tra i popoli. Tornare alla memoria significa essere sicuri del nostro futuro e ricordarsi da dove arriviamo. Per noi è fondamentale in un’epoca come questa in cui troppo spesso ci si dimentica di quello che è stato: abbiamo il compito di ricordare ogni giorno da dove arriviamo”.
Il segretario Martina è stato accompagnato dal segretario regionale del Pd, Salvatore Spitaleri, dai parlamentari Ettore Rosato, Debora Serracchiani e Tatjana Rojc, dalla segretaria provinciale, Laura Famulari, e da una rappresentanza di Giovani democratici. L’ultima tappa del percorso memoriale di Martina a Trieste è stata in piazza Unità d’Italia, dove nel 1938 Benito Mussolini annunciò le Leggi razziali a una folla adunata per l’occasione e dove ora vi è una targa che ricorda la “macchia incancellabile del regime fascista e della monarchia”.