Sanità: lettera intimidatoria al personale
Shaurli: rispecchia atteggiamento autoritario della Giunta Fedriga
“Dai vertici della Sanità regionale parte un vero e proprio ‘editto bulgaro’ inteso a limitare la libertà di opinione ed espressione al personale sanitario regionale. La lettera del commissario Poggiana, che è ‘straordinario’ e quindi temporaneo, arriva a ‘bacchettare’ le manifestazioni di opinioni professionali a seguito dei provvedimenti della Giunta per la chiusura del punto nascita di Palmanova. Non solo, usa toni ambiguamente intimidatori, simili ad altri ‘avvisi’ lanciati in altre occasioni dall’assessore Riccardi”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, in merito a una lettera del Commissario straordinario dell’Azienza per l’Assistenza Sanitaria n. 2 “Bassa Friulana”, inviata lo scorso 4 luglio a tutto il personale, con oggetto “Richiamo all’osservanza dei principi di correttezza dell’azione amministrativa”.
Per Shaurli “il dovere di ‘lealtà e correttezza’ che i dipendenti pubblici sono chiamati a rispettare è ben noto a tutto il personale. E’ evidente che le manifestazioni di opinioni sono a titolo personale, ma è altrettanto evidente che sono fatte da professionisti portatori di conoscenza della materia e dati scientifici, proprio ciò che non hanno messo in campo la giunta Fedriga e i consiglieri regionali di maggioranza”.
“La lealtà doverosa nei confronti del datore di lavoro – precisa il segretario dem – non può far venir meno, specie in un medico o in un operatore sanitario, il rispetto della propria professionalità, della propria conoscenza scientifica e soprattutto della tutela della sicurezza del paziente. Ascoltare e rispettare opinioni diverse dovrebbe essere scontato per un buon amministratore, soprattutto le opinioni offerte da chi lavora sul campo ed ha altissime competenze. ‘Ascolto’ era la parola d’ordine sbandierata dal centrodestra ma le scelte sono fatte senza alcun coinvolgimento di operatori, medici ed amministratori”.
“Ciò che accade rispecchia un atteggiamento autoritario che dalla Giunta – indica Shaurli – si trasmette ai commissari nominati, lasciando capire che ci potrebbero essere conseguenze per chi non si allinea nelle opinioni e nei comportamenti, o meglio per chi ha solo il coraggio di dire come la pensa, magari – conclude – dopo aver studiato una vita intera”.